Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morti in torrente:iniziato processo a sindaci, ammesse parti

Morti in torrente

Morti in torrente:iniziato processo a sindaci, ammesse parti

Respinta richiesta rinvio avanzata dal collegio di difesa

CASTROVILLARI, 26 novembre 2021, 17:49

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' iniziato, davanti al Tribunale di Castrovillari, il processo per la tragedia delle gole del Raganello a Civita, dove, a causa di una improvvisa ondata di piena, il 20 agosto 2018, morirono nove escursionisti e una guida. In aula gli imputati - i sindaci Franco Bettarini di Francavilla, Antonio Carlomagno di Cerchiara di Calabria, Antonio Cersosimo di San Lorenzo Bellizzi e Alessandro Tocci di Civita e Marco Massaro e Giovanni Vancieri amministratori di due agenzie turistiche - gli avvocati di parte civile e il pm Giovanni Tedeschi. L'udienza si è aperta con alcune richieste di costituzioni di parte civile e con quella dei difensori di rinviare il processo perché in Corte d'Appello, a Catanzaro, pende un'impugnativa della Procura generale sulle sentenze di non luogo a procedere del Gup Biagio Politano per alcuni capi di imputazione e per altri imputati originari del procedimento che inizialmente erano 14. Il Tribunale ha accolto la costituzione avanzata da alcune parti civili non ancora costituite e ha rigettato la richiesta di rinvio. Dopo aver accettato le liste testimoniali, i giudici hanno fissato tre udienze per il 25 marzo - quando inizierà l'escussione dei testi - il 13 maggio, e l'8 giugno prossimi. "Noi non vogliamo difenderci ma accusare.
    Riteniamo - ha detto l'avv. Riccardo Rosa difensore di Tocci - che questo procedimento debba essere ancora valutato e vagliato anche in termine di responsabilità. Non erano i sindaci che si dovevano indagare. Il mio assistito rappresenta l'agnello sacrificale e risulta oggi aggredito dalla magistratura.
    Preoccupa che penda un'impugnativa della Procura generale che rischia di portare a un procedimento parallelo". "Quanto successo credo che sia un evento imprevedibile e irripetibile, al di là delle allerta rosse, verdi o gialle, credo che sia una cosa facilmente dimostrabile e credo che questo procedimento lo dimostrerà" ha detto l'avv. Luca Donadio, difensore di Massaro.
    Di parere opposto uno degli avvocati di parte civile, Mattia Lancerotto: "Certamente ci sono numerosi segnali che portano a ritenere che si poteva fare di più, si poteva non sottovalutare quel tipo di segnalazioni che erano state date e si poteva allertare diversamente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza