Un arsenale di armi da fuoco è
stato individuato e sequestrato dai carabinieri in diversi siti
disseminati per il territorio di Gioia Tauro. Due persone, R.C..
di 38 anni, A.G., di 65, entrambi con precedenti di polizia,
sono state arrestate con l'accusa di detenzione illegale.
I militari del Gruppo di Gioia Tauro, dello Squadrone Eliportato
Cacciatori Calabria e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia,
assieme a personale del Gruppo operativo speciale dei Vigili del
Fuoco di Reggio Calabria, nel corso di un'attività di controllo
all'interno di abitazioni e terreni, garage, rimesse, fondi
agricoli, terreni incolti e zone adibite alla custodia degli
animali, hanno recuperato diverse armi clandestine.
In particolare, all'interno di un locale adibito all'allevamento
intensivo di conigli, è stato trovato un contenitore a tenuta
stagna, del tipo di quelli utilizzati per custodire le armi
sotto terra, contenente un silenziatore da arma lunga, una
pistola con matricola abrasa, alcune componenti del fucile
mitragliatore AK-47, meglio noto come 'Kalashnikov', e centinaia
di proiettili di vario calibro, anche da guerra. In un garage di
un'abitazione, all'interno di un vecchio forno in disuso,
accatastato tra i rifiuti, è stato recuperato, invece, un fucile
a pompa oliato e pronto per l'uso. In un altro sito ancora,
all'interno di un capannone in lamiera, apparentemente dismesso,
sono state trovate due pistole cariche e in perfetto stato di
conservazione, anch'esse private di ogni riferimento
matricolare. Anche la cuccia di un pitbull era stata utilizzata
per nascondere le armi clandestine, utilizzando come
nascondiglio alcune componenti strutturali all'interno delle
quali sono state recuperate altre tre pistole.
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