Nell'ospedale "San Carlo" di
Potenza sono disponibili due nuovi radiofarmaci per effettuare
la Pet, garze ai quali l'azienda ospedaliera del capoluogo
lucano, "si propone sempre più come punto di attrazione per la
gestione ed il trattamento del paziente oncologico e, nel caso
specifico, del paziente affetto da neoplasie della prostata e da
quelle neuroendocrine": lo ha detto il direttore generale
dell'Aor San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera.
Per Spera, con i nuovi radiofarmaci, "si potenzia anche il
percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente con
carcinoma prostatico". I nuovi strumenti diagnostici saranno
collocati nel reparto di Medicina nucleare del nosocomio
potentino, che è diretto dal dottor Alessandro Fè.
Uno sviluppo assistenziale che si colloca in un "percorso che
ha già ottenuto, nella primavera scorsa, la certificazione Uni
En Iso 9001 da parte dell'ente internazionale Bureau Veritas, un
prestigioso riconoscimento che - ha spiegato Spera - giunge
proprio in un contesto complicato, quale quello pandemico, dove
gli operatori sanitari non hanno fatto mancare il loro costante
impegno sia nel fronteggiare l'emergenza sanitaria da
Sars-Cov2".
"Una realtà che permette alla nostra regione di fare un
ulteriore salto in avanti nell'attuale percorso di miglioramento
dei livelli assistenziali - ha aggiunto Spera - nel contenimento
della migrazione sanitaria e nell'attivazione di percorsi
virtuosi volti ad aumentare la capacità attrattiva di
popolazioni extraregionali verso le nostre strutture
ospedaliere", ha concluso il Dg del San Carlo.
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