E' intitolato all'archeologo Mario
Torelli (1937-2020) il Museo archeologico nazionale di Venosa
(Potenza), che riaprirà al pubblico lunedì prossimo, 17 maggio,
con una cerimonia alla quale parteciperanno il Sottosegretario
alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e il Direttore generale dei
musei, Massimo Osanna.
Il museo - ospitato dalla nascita, nel 1991, nel "lungo
camminamento seminterrato" del castello di Pirro del Balzo della
città in cui nacque il poeta latino Quinto Orazio Flacco - ha
subito "un rinnovato allestimento delle sale espositive". Il
nuovo percorso è organizzato "in sei sezioni cronologiche e
topografiche" che raccontano la stora di Venosa e del territorio
circostante dalla fondazione della colonia latina, nel 291
avanti Cristo, alla costruzione del castello e al periodo
rinascimentale, nel 1470. Fra i reperti in esposizione vi sono
il corredo funebre di un guerriero sannita, il testo legislativo
della "Tabula Bantina" e l'"Auguraculum" - un "recinto augurale"
- considerato "l'unica testimonianza materiale di questo tipo di
monumento di tutta la romanità" - la testa di Diadumeno di età
imperiale, iscrizioni ed epigrafi ebraiche, i "leoni di
reimpiego e i cannoni del castello".
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