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Israele: proteste su Giustizia, scontri in corso a Tel Aviv

Netanyahu, 'democrazia sì, anarchia no'.Lapid, 'tu responsabile'

01 marzo, 16:16

(ANSAmed) - TEL AVIV, 1 MAR - Scontri e incidenti tra manifestanti e polizia si stanno verificando in numerose città d'Israele nel 'Giorno nazionale di fermo' in protesta contro la riforma giudiziaria voluta dal governo di destra di Benyamin Netanyahu. L'iniziativa - che si svolge in contemporanea con l'esame da parte della Knesset di provvedimenti che fanno parte della riforma - prevede una lunga serie di manifestazioni (anche davanti le case dei deputati della maggioranza di governo), blocchi stradali e scioperi nei luoghi di lavoro e nelle scuole in tutto il Paese, sotto lo slogan "Israele non diventerà una dittatura".

Gli incidenti maggiori sono in corso nel centro di Tel Aviv, dove circa 4.000 dimostranti - che scandiscono ad oltranza la parola 'democrazia' - hanno bloccato l'area della stazione ferroviaria Shalom. Su ordine del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, gli agenti sono impegnati a disperdere i dimostranti con la forza e fanno ricorso a petardi, ad agenti a cavallo e anche a un cannone ad acqua.

Con l'aggravarsi della situazione sul terreno, deputati dell'opposizione di centro-sinistra hanno abbandonato un dibattito in corso alla Knesset di Gerusalemme e stanno convergendo verso Tel Aviv per unirsi ai dimostranti. In serata altre manifestazioni sono previste di fronte alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme.

"Il diritto alle manifestazioni non è diritto all'anarchia", ha affermato Netanyahu commentando gli incidenti in corso da stamane in numerose strade di Israele. "Non possiamo accettare violenze contro agenti, l'ostruzione di arterie viarie e violazioni flagranti delle leggi dello Stato", ha aggiunto il premier.

"Netanyahu: l'unica anarchia è generata da un governo uscito di controllo", gli ha replicato il leader dell'opposizione centrista Yair Lapid, che ha poi biasimato il premier per aver conferito la carica di ministro della Sicurezza nazionale al leader del partito di estrema destra Otzmà Yehudit (potenza ebraica), Itamar Ben Gvir. "Colui il quale ha consentito a Ben Gvir di baloccarsi con esplosivi ben sapeva che ci sarebbe stata una esplosione". Ma alla Knesset Netanyahu è subito tornato alla carica. "Abbiamo compreso che qui c'è chi dirige l'anarchia. Il suo nome è Yair Lapid. Costui - secondo il premier - cerca di formentare una crisi di potere. Vuole una crisi costituzionale per andare a nuove elezioni".(ANSAmed).

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