Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

  1. ANSAmed.it
  2. Trasporti
  3. Federagenti, lo sviluppo dei traffici passa dal Mediterraneo

Federagenti, lo sviluppo dei traffici passa dal Mediterraneo

'Lo spostamento dell'asse a Sud scommessa per i porti italiani'

GENOVA - C'è una serie di fenomeni finora poco analizzati, che rende credibile per la prima volta uno spostamento verso il Mediterraneo dell'asse di gravitazione dei traffici europei, che aprirebbe all'Italia e alla sua portualità nuovi orizzonti, anche se la partita è tutta da giocare. Federagenti, la federazione degli agenti marittimi guidata da Alessandro Santi, ha acceso i riflettori, con l'assemblea di questa mattina a Roma, sulla costa sud del Mediterraneo con un'analisi realizzata dal Centro di analisi e consulenza strategica Giuseppe Bono che racconta cosa sta succedendo in Marocco, Egitto e Turchia, i progetti già realizzati e gli investimenti in corso, che potrebbero spostare appunto a sud la rotta dei traffici.

"L'Italia conta nel mondo se conta nel Mediterraneo", ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci in apertura dei lavori. Ad aprire nuove prospettive non è tanto la flessione dei traffici del Nord Europa, quanto l'attivismo industriale, logistico e commerciale dei Paesi dell'area Medio Oriente e Nord Africa "a contrassegnare un momento di trasformazione probabilmente epocale, innescato dal Covid, dal tracollo della globalizzazione e sfociato in un fenomeno di reshoring di attività industriali che Paesi come il Marocco o l'Egitto stanno sfruttando con una velocità di reazione che non ha precedenti", spiega una nota di Federagenti.

Per i porti italiani è l'occasione da cogliere per lo sviluppo futuro, con la consapevolezza che ci sono due ostacoli: "da un lato, una Unione europea che persevera nella sua impostazione nord centrica, dall'altro la lentezza e farraginosità di un sistema burocratico e decisionale che non si concilia con lo sviluppo in atto nella sponda Sud". Ma lo studio presentato da Massimo Ponzellini, presidente e ad del Centro Giuseppe Bono, evidenzia tutte le potenzialità, a partire dalla rapidità con cui in Nord Africa si sta investendo su nuove infrastrutture destinate a radicare attività industriali in zone franche efficienti, traffici e produzione di energia verde.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA


Modifica consenso Cookie