Egitto: i cartoni del Ramadan quest'anno sono più vuoti
Beneficenza in crisi nella stretta di Fmi e Ucraina

L'azione di beneficenza delle cosiddette "buste del Ramadan" (anche se a rigore si tratta di scatole di cartone) sta "affrontando sfide senza precedenti" a causa dell'aumento dei prezzi e la scarsità delle forniture, ha sintetizzato martedì il sito del principale giornale egiziano, Al Ahram.
Le distribuzioni avvengono anche negli stadi, come al Cairo nell'ambito dell'iniziativa "fianco a fianco" lanciata a metà marzo dall'Alleanza Nazionale per lo Sviluppo Civile (Nacdw) per consentire a tutti di celebrare la fine del digiuno rituale diurno con un lauto pasto serale ma alimenti di base sono diventati sempre più costosi e difficili da reperire.
Con due scossoni avvenuti a fine ottobre e a gennaio, in cinque mesi la sterlina egiziana ha perso il 55% del proprio valore rispetto al dollaro con il conseguente aumento di prezzo qualsiasi bene sia importato e pagato in valuta pregiata come anche l'euro: l'inflazione annua è salita a febbraio al 31,9%, rispetto al 10% dello stesso mese dell'anno scorso anche a causa dell'incremento dei prezzi di pane e cereali del 9,2%, del pollame e della carne del 29,7% e dei prodotti caseari dell'11,1%.
I tassi di cambio variabili era una delle richieste avanzate dal Fmi per concludere proprio in ottobre con l'Egitto l'accordo su un programma di finanziamento sostenuto da un prestito triennale di 3 miliardi di dollari.
L'Egitto inoltre è tra i Paesi più colpiti dagli effetti della guerra in Ucraina in quanto dipende fortemente dalle importazioni per la sua fornitura di grano, mais, soia e olio commestibile e una parte significativa di queste importazioni provengono da Russia e Ucraina: nel 2020 i due paesi ora in guerra hanno fornito l'86% delle importazioni egiziane di grano; inoltre 27,9 milioni di persone in Egitto hanno sperimentato un'insicurezza alimentare moderata o grave nel biennio pandemico 2018-2020.
In questo quadro, le organizzazioni caritatevoli e singoli benefattori "hanno aumentato i loro sforzi per soddisfare la crescente domanda", nota il sito del quotidiano governativo rilanciando dichiarazioni di Haitham El-Tabaei, fondatore della Fondazione Abwab El-Kheir: "l'impatto della crisi sull'opera di beneficenza è iniziato diversi mesi fa, a settembre", quando la sua Ong ha cominiciato a ricevere meno donazioni mentre i costi sono raddoppiati, compresi quelli di trasporto, contemporaneamente all'aumento delle richieste di aiuto.
"Attualmente la situazione è molto difficile, soprattutto per quanto riguarda le forniture alimentari mensili, in particolare con l'aumento quotidiano dei prezzi della carne"; ha dichiarato Abwab sul proprio account Facebook. (ANSA).