GINEVRA - Lo status quo in Siria è "inaccettabile": lo ha affermato il rappresentante permanente d'Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni internazionali a Ginevra, ambasciatore Vincenzo Grassi.
Intervenuto oggi nell'ambito del Dialogo interattivo con la commissione internazionale d'inchiesta sulla Siria, nel quadro della 54ma sessione del Consiglio Diritti Umani in corso a Ginevra, Grassi ha ringraziato la commissione per "il suo ultimo esaustivo rapporto, che fa luce sulle pratiche persistenti di detenzione arbitraria, tortura, sparizioni forzate e diniego dell'assistenza umanitaria". "A dodici anni dall'inizio del conflitto, lo status quo in Siria rimane inaccettabile, tenendo conto del fatto che tutti gli attori continuano a violare sistematicamente i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani", ha aggiunto.
L'ambasciatore - riferisce una nota della rappresentanza - ha quindi esortato "tutte le parti a facilitare la fornitura di assistenza umanitaria a coloro che ne hanno bisogno" e a "creare le condizioni per il ritorno volontario, sicuro e dignitoso dei rifugiati", accogliendo con favore "la recente creazione dell'Istituzione indipendente sulle persone scomparse", che dovrà essere operativa in tempi rapidi "per assistere le famiglie nella ricerca delle vittime di sparizione". In conclusione, il rappresentante permanente italiano ha ribadito che "il mancato raggiungimento di una soluzione politica alla crisi non dovrebbe riverberarsi negativamente sul rispetto dei diritti fondamentali del popolo siriano" ed ha confermato il pieno sostegno dell'Italia "al lavoro essenziale della Commissione d'inchiesta e dell'International, impartial and independent mechanism nella lotta all'impunità".
Siria: l'Italia all'Onu, 'lo status quo rimane inaccettabile'
Intervento dell'ambasciatore Grassi al Consiglio diritti umani
