Souvenirs siriani, 40 scatti nei luoghi che non ci sono più
Fino al 17/6 a Torino monumenti e scene di vita di prima della guerra

Castelli le ha scelte tra 550 immagini raccolte nel libro 'La mia Syria. Prima della Guerra 2009'. "Avrei voluto tornare in quei luoghi per mettere a fianco le immagini del passato e le devastazioni di oggi, ma sarebbe stato troppo rischioso", racconta.
"La mostra - sottolinea Ermanno Tedeschi - vorrebbe suscitare nell'osservatore il desiderio di salvare la Siria, ciò che ne resta e, soprattutto, i suoi abitanti. Terra di molte civiltà, la Siria era ricca di tesori di epoca romana, musulmana e bizantina, con moschee, chiese e castelli crociati. Ma da quando il Paese è caduto in un brutale conflitto armato, questo ricco patrimonio è stato saccheggiato da tutte le parti in conflitto, regime, ribelli, jihadisti".
Emerge dagli scatti di Castelli la vita di una comunità multiculturale amalgamata tra i diversi gruppi etnici e religiosi, soprattutto nei grandi centri urbani. Il conflitto civile scoppiato nel 2011 - che a fine 2015 ha causato oltre 250.000 vittime - ha spinto a fuggire da quelle terre un quarto della popolazione. Le fotografie in mostra sono in vendita e il ricavato sarà devoluto alle popolazioni siriane colpite dal sisma grazie alla collaborazione della Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi.(ANSAmed).