TEL AVIV - E' stata prorogata di 11 giorni e quindi fino al 1 ottobre, la detenzione in carcere del cittadino italo palestinese Khaled El Qaisi arrestato da Israele lo scorso 31 agosto al valico di frontiera di Allenby con la Giordania. Lo ha fatto sapere la famiglia al termine di un'udienza svoltasi oggi a Rishon Le Tzion. "Il tribunale ha deciso che, al termine di questa lunga proroga, sempre finalizzata alla raccolta di elementi, entro un massimo di 3 giorni a partire dal 1 ottobre - ha spiegato la famiglia -, le investigazioni dovranno presentare delle accuse poiché il termine per questa forma di detenzione cautelare decadrebbe".
Sulla vicenda di el Qaisi Massimiliano Smeriglio, eurodeputato italiano del gruppo S&D, ha annunciato di aver presentato oggi a Bruxelles insieme ad altri eurodeputati un'interrogazione urgente "chiedendo alla Commissione europea delucidazioni sull'accaduto e auspicando l'immediato rilascio di Khaled".
"Khaled el Qaisi è un cittadino italo palestinese ed è un giovane studente e ricercatore della Sapienza. A Roma vive nel quartiere di Centocelle con la moglie e la mamma, italiane, e un figlio di 4 anni. Dopo aver trascorso le vacanze con la famiglia a Betlemme, lo scorso 31 agosto Khaled è stato arrestato dai militari israeliani al valico di frontiera con la Giordania, al valico di Allenby e da allora si trova in carcere ad Ashkelon. Non se ne conoscono i motivi", ha ricordato Smeriglio.
L'interrogazione è stata firmata anche da Giuliano Pisapia, Patrizia Toia, Brando Benifei, Alessandra Moretti, Pietro Bartolo di S&D, Rosa D'Amato dei Verdi e Dino Giarrusso e Fabio Massimo Castaldo.
Israele: prorogata detenzione italo-palestinese El Qaisi
Fino al 1 ottobre, interrogazione urgente eurodeputati italiani a Bruxelles
