E’ vero che le donne non sono portate per la tecnologia?
No, è uno stereotipo. Lo dimostrano le protagoniste di settori di frontiera come l'informatica

Redazione ANSA
24 maggio 2023 - 09:36
E' frutto di stereotipi pensare che le donne non siano portate per la tecnologia (fonte: Peakpx) © Ansa

Cosa verifichiamo
Secondo il “Gender Gap Report 2022” del World Economic Forum, le donne continuano a essere sottorappresentate nell’ambito Stem (acronimo dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics), specialmente nei campi dell’ingegneria (6,6% donne vs 24,6% uomini) e delle tecnologie per le telecomunicazioni (1,7% donne vs 8,2% uomini). Alcuni credono che ciò sia dovuto al fatto che le donne siano meno portate per queste materie, ma è davvero così oppure questa situazione è frutto di stereotipi di genere duri a morire?

Analisi
Non è assolutamente vero che le donne non siano portate per la tecnologia e ne abbiamo prova dal passato. Il primo programma nella storia dei computer è stato scritto da una donna, la britannica Ada Lovelace, nella prima metà dell’Ottocento. Successivamente, la storia dell’informatica ha visto una grande presenza di programmatrici tra gli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento. La tradizionali occupazioni femminili come la tessitura, la maglia e la cucina avevano infatti aiutato le donne ad affinare capacità di precisione, analitiche e combinatorie determinanti per la programmazione dei computer. Al tempo questa attività veniva percepita come qualcosa di intangibile e secondario rispetto alla messa a punto dei circuiti elettronici, ancora appannaggio degli uomini. Quando si è invece capito che la programmazione era cruciale, allora si è invertita la tendenza: il campo è diventato di dominio maschile ed è nato lo stereotipo dell’informatico nerd che resiste ancora oggi.

La questione della disparità di genere emerge fin dalla scuola: le ragazze hanno una probabilità significativamente inferiore rispetto ai ragazzi di proseguire gli studi legati alla tecnologia, anche se nella maggior parte dei Paesi ottengono risultati pari o superiori in matematica e scienze. Secondo i dati Unesco, a livello globale nel 2018 solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% dei laureati in informatica erano donne. Nel 2019, in 30 Paesi su 121, meno del 20% dei laureati in ingegneria erano donne. In 61 Paesi su 115, meno del 30% dei laureati in informatica erano donne.

In Italia la situazione non va meglio. La partecipazione delle ragazze ai corsi di laurea Stem è inferiore a quella dei ragazzi, sebbene facciano registrare performances accademiche. Prendendo come campione di riferimento quello dei corsi di laurea magistrali del gruppo di ingegneria, grazie ai dati raccolti dal Consorzio Universitario Almalaurea nell’indagine del 2020, si scopre che il voto di laurea è più elevato per le ragazze (107,3) rispetto ai ragazzi (106,4), e il 50% delle donne completa gli studi in corso, contro meno del 48% degli uomini. Questi risultati non sembrano essere riconosciuti dal mondo del lavoro: a un anno dalla laurea, il tasso di occupazione degli uomini laureati nei corsi STEM (91,8%) è più elevato di quello delle donne (89,3%).

A livello globale le donne occupano il 31% delle posizioni di ricerca e sviluppo nella scienza; sono inoltre sottorappresentate a tutti i livelli nel settore tecnologico: ciò è particolarmente vero nelle posizioni di leadership, dove rappresentano solo il 24% dei professionisti. Nel campo dell'intelligenza artificiale (IA) è donna solo il 22% dei professionisti e il 18% dei relatori alle principali conferenze. La sottorappresentazione del genere femminile nel settore sta purtroppo contribuendo anche al rafforzamento degli stereotipi di genere attraverso i sistemi di intelligenza artificiale.

Fonti
Carla Petrocelli, studiosa del pensiero scientifico moderno e docente di Storia della rivoluzione digitale presso l'Università di Bari

World Economic Forum, 'Gender Gap Report 2022'

Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, 'Rapporto 2020 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei leureati'

 

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