"Quando parliamo dell'evoluzione delle risposte a minacce globali la risposta è scontata: più diplomazia, più Farnesina".
Lo ha detto il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi aprendo la Conferenza degli Ambasciatori.
Cambiamento climatico, cyber-minacce, sviluppo sostenibile, sono alcune delle sfide che la diplomazia è chiamata ad affrontare, "innovandosi per essere al passo con i tempi che corrono veloci". E la diplomazia deve anche "rendere servizi per cittadini efficaci accessibili e innovativi, con una comunicazione semplice e rigorosa", ha aggiunto Sequi.
Il segretario generale ha citato due recenti riforme che hanno accresciuto e rafforzato il ruolo della Farnesina, la diplomazia pubblica e l'acquisizione delle competenze del commercio estero, guidata dal ministro Luigi Di Maio, che ha portato a "eccellenti risultati nell'export".
Sequi ha sottolineato che la "testimonianza degli ambasciatori acquisisce un significato superiore, ossia spiegare l'Italia e gli italiani all'estero, rinnovando l'onore di poterli rappresentare nel mondo". Un contributo rafforzato da una Farnesina "sempre più raffigurata al femminile" e dai giovani diplomatici, come Luca Attanasio e Tommaso Claudi, "ed i tanti Luca e Tommaso che lavorano nelle sedi all'estero".
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