"Quella sulla riforma del Consiglio
di sicurezza dell'Onu è una discussione che va avanti da tre
decenni e finora non ha portato a nessuna soluzione, perché gli
interessi tra i Paesi sono molto diversi. Nel mondo multipolare
di oggi il problema è come trovare una rappresentazione
geografica più equilibrata all'interno del Consiglio di
sicurezza. La rivendicazione di seggi permanenti soltanto per
sé, che viene dai Paesi del G4 (India, Germania, Giappone e
Brasile) non fornirebbe soluzioni alle problematica attuale,
cioè di renderlo più operativo, e non risolverebbe il problema
chiave della giusta rivendicazione dell'Africa a rimediare a
un'ingiustizia storica di sotto rappresentazione. La posizione
dell'Italia è quella di cercare di allargare il Consiglio per
renderlo più rappresentativo, senza che ciò impatti
negativamente sul suo funzionamento, arrivando a un numero
maggiore di seggi eletti".
Lo ha detto in un Forum ANSA alla Farnesina il Rappresentante
Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite, ambasciatore
Maurizio Massari, in occasione della Conferenza degli
Ambasciatori e delle Ambasciatrici.
"Il punto a cui siamo adesso è che questo negoziato va avanti
da oltre dieci anni in maniera informale, senza punti di
riferimento testuali. I Paesi del G4 vorrebbero negoziare su un
testo, ma secondo noi ciò sarebbe controproducente finché non si
stabiliscono i parametri generali. Il processo riprenderà a
gennaio, ma sarà molto difficile. E' una battaglia lunga ma da
non sottovalutare. L'Italia deve investire risorse economiche
sufficienti per non dare spazio a Paesi come quelli del G4 per
andare avanti con le loro richieste", ha concluso l'ambasciatore
Massari.
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