"Il patto di stabilità è stato messo
in discussione a causa del ciclo pandemico. Dopo anni
caratterizzati da una dottrina economica rigorosa e rigorista",
si è creata una "convergenza tra i Paesi Ue sul fatto che le
politiche di sorveglianza delle regole di bilancio non possono
essere le stesse per una consapevolezza inevitabile, anche se
accelerata dalla pandemia: cioè che il dogma secondo cui non c'è
crescita senza stabilità andava sostituito dal suo contrario. Si
è capito che senza crescita non si può intraprendere il sentiero
della riduzione del debito. Questo è il dogma per un nuovo patto
di stabilità, che non necessariamente deve prevedere una
modifica dei trattati. Il problema è che serve una convergenza
di tipo politico prima che giuridico, e su questa convergenza
siamo a buon punto". Lo ha detto in un Forum ANSA alla Farnesina
il Rappresentante permanente d'Italia presso l'Ue, ambasciatore
Piero Benassi, in occasione della Conferenza degli Ambasciatori
e delle Ambasciatrici.
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