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Med Dialogues, la politica internazionale torna a Roma

Med Dialogues, la politica internazionale torna a Roma

Leader e ministri a confronto sulle sfide del Mediterraneo

ROMA, 02 dicembre 2021, 20:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Da oggi al 4 dicembre Roma torna ad essere al centro della politica internazionale con i Rome Med Dialogues.

    Giunti alla settima edizione i dialoghi, organizzati dalla Farnesina e dall'Ispi, sono ormai un appuntamento fisso dell'agenda globale e si svolgono in forma mista, in presenza e in collegamento video: leader politici, accademici, imprenditori, esponenti di ong della regione mediterranea ed oltre si confronteranno sulle opportunità offerte dal Mediterraneo, oltre le numerose crisi che lo circondano e lo attraversano.
    I temi della conferenza - di cui l'ANSA è media partner - sono numerosi ed estremamente rilevanti: si va dallo Yemen e il suo incerto futuro, alla gestione delle migrazioni nel mondo post-pandemia; dall'equilibrio dei poteri nella regione Mena in relazione al coinvolgimento degli Usa ai 'beni comuni mediterranei', un tema molto caro all'Italia, a sicurezza, energia, ambiente.
    L'Italia sarà rappresentata ai massimi livelli con gli interventi del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nonché del ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Ci sarà poi il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni e, sempre da Bruxelles, l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.
    A Roma sono attesi Ahmed Aboul Gheit, segretario generale della Lega Araba; José Manuel Albares, ministro degli Esteri spagnolo; Mohamed Ali Al-Hawiji, ministro dell'Economia libico; Riyad Al Malki, ministro degli Esteri palestinese; Faisal Bin Farhan Al Saud, ministro degli Esteri saudita; Majid Bin Abdullah Al-Qasabi, ministro del Commercio di Riad; Abdul Hamid Dbeibeh, premier libico, Fuad Hussein, ministro degli Esteri iracheno e molti altri, chi in presenza, chi virtualmente.
    Uno dei temi centrali, come sempre, è quello delle risorse energetiche. Ecco quindi gli interventi di Mohammad Sanusi Barkindo, segretario generale dell'Opec; di Leila Benali, ministra della Transizione energetica e dello sviluppo sostenibile del Marocco; di Claudio Descalzi, ad di Enel, e di Rafael Grossi, direttore generale dell'Aiea.
    Ancora una volta i Med Dialogues si offrono come un punto d'incontro unico, anche tra Paesi che difficilmente siedono nelle stesse stanze, un luogo dove anche in tempi complessi lo scambio di idee non si ferma mai. 

 Sereni: 'L'istruzione è una massima priorità della Cooperazione italiana'

"L'istruzione è una massima priorità della Cooperazione italiana, non solo perché è un diritto umano fondamentale ma perché è anche un fattore chiave per consentire un vero sviluppo sostenibile e inclusivo". Lo ha detto la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni aprendo i lavori del Pre MED Cooperation Forum, evento promosso dalla DGCS insieme all'ISPI, il CIHEAM di Bari e Save The Children, che precede la Settima edizione della Conferenza MED-Dialogues, in programma da domani a Roma.

"All'educazione primaria di bambini e bambine nei luoghi difficili - ha proseguito Sereni - a cominciare da quelli colpiti dai conflitti, dalle carestie e dalla povertà, la Cooperazione Italiana destina crescenti risorse. Ma per lo sviluppo è anche necessario investire in formazione professionale e istruzione superiore di qualità. In quest'ottica va letta, per esempio la preziosa attività fornita dal CIHEAM, che offre formazione post-laurea nel campo dell'agricoltura sostenibile, della gestione del suolo e dell'acqua, e della protezione ambientale.

Gli scambi accademici e la mobilità degli studenti sono un altro tassello fondamentale per migliorare lo scambio di conoscenze e competenze e per favorire le relazioni economiche. Ciò è particolarmente vero nella regione mediorientale e nordafricana, MENA, dove queste attività rafforzano i contatti e il dialogo tra le società civili". "Per questo, il MAECI ha aumentato nell'anno accademico 2021-22 le borse di studio per la regione MENA, circa 200 borse, quattro volte in più del 2020-2021. L'Italia è poi coinvolta in diverse iniziative multilaterali con i Paesi della regione, come la Fondazione PRIMA per l'innovazione e la sostenibilità in agricoltura, la BLUEMED dedicata all'acqua o il Progetto SESAME in Giordania. Queste iniziative promuovono la competitività, favorendo la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo nella Regione. Stiamo inoltre rafforzando gli accordi bilaterali di cooperazione scientifica nella Regione Mediterranea. In questo quadro - ha detto ancora la Vice Ministra - sottolineo il ruolo del Centro di Formazione OECD MENA di Caserta, che l'Italia intende rilanciare per la formazione dei funzionari pubblici dei Paesi dell'area, anche su temi attinenti lo sviluppo".

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