(ANSA) - ROMA, 12 GEN - Rivoluzione verde e transizione
ecologica: è il capitolo più corposo del Piano al quale sono
destinati ben 68,9 miliardi. Impresa verde ed economia circolare
(6,3 miliardi), transizione energetica e mobilità locale
sostenibile (18,21 miliardi), efficienza energetica e
riqualificazione degli edifici (29,35 miliardi), tutela e
valorizzazione del territorio e della risorsa idrica (15,03
miliardi) sono le macroaree di intervento. Alla base di questa
missione una novità importante: la definizione di una strategia
nazionale in materia di economia circolare con una riforma
normativa, "Circolarità e tracciabilità" per la semplificazione
amministrativa in materia di economia circolare.
La missione di fatto è ampiamente trasversale è avrà un
impatto sull'inclusione sociale, lo sviluppo del Mezzogiorno,
l'occupazione giovanile e la parità di genere. Gli interventi
sono numerosi dal prolungamento del superbonus al 110% alla
digitalizzazione dei processi per gestione dell'acqua, al
rinnovamento delle flotte di autobus, ad operazioni di "Safe,
green and social" con la riqualificazione per l'edilizia
residenziale pubblica.
Con questa missione l'Italia punta a rendere la filiera
agroalimentare sostenibile, a ridurre le emissioni di gas in
linea con gli obiettivi 2030 del Green Deal, incrementare la
produzione di energia da fonti rinnovabili e sviluppare rete
trasmissione, promuovere e sviluppare la filiera dell'idrogeno,
sostenere la transizione verso mezzi di trasporto non
inquinanti, assicurare la gestione sostenibile della risorsa
idrica lungo l'intero ciclo, contrastare il dissesto
idrogeologico ed attuare un programma di riforestazione,
migliorare la qualità delle acque.
Più in generale tutto il Pnrr avrà un forte impatto sugli
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda ONU 2030.
Nella presentazione si ricorda infatti che "dal 2018 l'Italia
ha fatto degli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES)
uno strumento strategico della programmazione
economico-finanziaria. L'esperienza maturata in questi anni
consentirà di valutare come i risultati attesi dalle numerose
linee di intervento del Piano possano contribuire al
perseguimento dei singoli obiettivi SDGs e al miglioramento
degli indicatori BES. Tali risultati saranno oggetto di una
valutazione di impatto, con il supporto degli esperti, connessa
alla realizzazione delle missioni, sia a livello nazionale che a
livello territoriale". (ANSA).