(ANSA) - ROMA, 05 OTT - I robot porteranno, più che a un
futuro senza posti di lavoro, a un mondo in cui quasi tutti i
lavori cambieranno in modo sostanziale. Il direttore Ocse per
Occupazione, Lavoro e Affari sociali, Stefano Scarpetta, osserva
che, secondo le stime dell'Ocse, il 15% dei posti di lavoro, in
Italia, rischiano di essere sostituiti da macchine e a questi si
affiancano il 35% dei posti in cui il lavoratore rimarrà, ma
almeno metà delle mansioni che oggi svolge dovranno cambiare in
maniera sostanziale, perché potranno essere svolte dalle
macchine.
La sfida è quindi, dice Scarpetta al Forum Voci sul futuro
di ANSA e Asvis, da un lato "come prepararsi ad acquisire quelle
competenze che sono necessarie per svolgere queste nuove
mansioni" e dall'altro lato la protezione sociale. In Italia il
nodo della formazione è particolarmente cruciale perché "molte
persone hanno livelli di competenze basse, si investe poco in
formazione per gli adulti e coloro che ne hanno più bisogno
-quelli con minori competenze - vi hanno minore accesso", spiega
il dirigente dell'Ocse. Scarpetta sottolinea quindo l'importanza
di "investire massicciamente sulla formazione permanente" e
sulle politiche attive a partire dalla banca dati nazionale sui
posti di lavoro disponibili e le persone che cercano lavoro, che
"ancora manca". (ANSA).