(ANSA) - ROMA, 04 AGO - ''Non bastano gli aiuti umanitari a
debellare la fame nel mondo. E ci restano solo 10 anni per
mantenere la promessa e rispettare questo importante obiettivo
di sviluppo sostenibile fissato dall'Agenda 2030''.
Lo ha dichiarato insediandosi il nuovo vicepresidente del
Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), Dominik
Ziller secondo il quale ''stiamo fallendo nella nostra risposta
all'aumento dei livelli di fame concentrandoci principalmente
sugli aiuti umanitari".
''Il Covid-19 aumenterà significativamente la fame e la
povertà, soprattutto nelle zone rurali - ha sottolineato - La
maggior parte delle persone rurali dipende, infatti, dalle
catene di approvvigionamento agricole per il reddito e il cibo,
e queste catene di approvvigionamento sono in crisi'' . ''Non
basta rispondere con gli aiuti umanitari - ha aggiunto -
Dobbiamo costruire catene di approvvigionamento resistenti alle
crisi, altrimenti le persone continueranno ad andare a letto
affamate".
Ziller ha ricordato che secondo il Rapporto sullo stato della
sicurezza alimentare e nutrizionale pubblicato il mese scorso,
la fame è aumentata negli ultimi cinque anni e l'impatto della
pandemia di Covid-19 potrebbe portare alla fame altri 83-132
milioni di persone entro la fine dell'anno. Dunque, Ziller
assume la vice direzione dell'Ifad, istituzione finanziaria
internazionale e agenzia specializzata delle Nazioni Unite
dedicata a sradicare la povertà rurale e la fame nei paesi in
via di sviluppo, in un momento cruciale, ma si dice convinto che
l'organizzazione ''possa davvero aiutare a costruire un mondo
senza fame". (ANSA).