Stop ai divari: arriva un set di
obblighi di servizio di qualità contrattuale e tecnica del
servizio di gestione dei rifiuti urbani, minimi ed omogenei per
tutte le gestioni del Paese. L'Arera ha infatti approvato il
Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di
gestione dei rifiuti urbani che entrerà in vigore dal 23
gennaio . Gli obblighi previsti dal testo, spiega Arera sono
affiancati da indicatori e relativi standard generali,
differenziati a seconda del livello qualitativo effettivo di
partenza definito in base alle prestazioni previste nei
Contratti di servizio e/o nelle Carte della qualità vigenti. Gli
Enti territorialmente competenti dovranno scegliere, entro il
prossimo 31 marzo uno dei quattro schemi regolatori previsti,
da minimo ad avanzato individuando i costi eventualmente
connessi all'adeguamento agli obblighi all'interno del Piano
Economico Finanziario 2022-2025. Arera sottolinea che
l'obiettivo di migliorare il servizio di gestione dei rifiuti e
far convergere le diverse dimensioni territoriali verso
standard comuni e omogenei a livello nazionale, "deve tenere
conto delle diverse caratteristiche di partenza, applicando
princìpi di gradualità, asimmetria e sostenibilità economica".
I principali obblighi legati alla qualità contrattuale
riguarderanno la gestione delle richieste di attivazione,
variazione e cessazione del servizio, dei reclami, delle
richieste di informazioni e di rettifica degli importi
addebitati. Le nuove regole riguarderanno anche le modalità e la
periodicità di pagamento, la rateizzazione e il rimborso degli
importi non dovuti, il ritiro dei rifiuti su chiamata o la
riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare. Per
quanto riguarda, invece, la qualità tecnica, saranno previsti
obblighi e standard relativi alla continuità, alla regolarità e
alla sicurezza del servizio.
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