In campo energetico "il progresso
tecnologico richiede la creazione di nuovi materiali funzionali
ad alta efficienza per la separazione dei gas, oltre che per la
cattura e stoccaggio reversibile di CO2. Una sottoclasse dei
polimeri di coordinazione sono i metal organic frameworks
(MOFs), composti caratterizzati dalla presenza di una porosità
molto elevata, solidi ibridi costituiti con cationi metallici
che hanno grande potenziale per queste applicazioni". In questo
settore "l'Italia si sta muovendo bene". Lo ha affermato il
chimico Claudio Pettinari, rettore dell'Università di Camerino,
in occasione di un seminario alla Sissa.
I Mofs, ha chiarito, sono materiali che "servono per i
bisogni energetici del nostro Paese e per la riduzione dei
cambiamenti climatici". "Ci sono diversi gruppi di ricerca" in
Italia "che collaborano e li stanno sviluppando". "Credo che
queste ricerche siano importantissime per raggiungere gli
obiettivi dell'Agenda 2030".
"Alcuni di questi materiali - ha spiegato - vengono
utilizzati ad esempio per attività antibatterica e la resistenza
batterica è uno dei temi dell'Agenda, che dobbiamo assolutamente
studiare. Alcuni materiali hanno infatti la capacità di non far
crescere i batteri sulle superfici dove sono depositati".
Durante il seminario, Pettinari ha parlato "dello sviluppo di
nuove tecnologie che si basano su questi nuovi materiali, che
sono il futuro e in alcuni casi un futuro che è già qua". "Anche
case automobilistiche europee - ha precisato - stanno
utilizzando questi materiali. Inoltre ci sono materiali
particolari che vengono utilizzati ad esempio per catturare
l'acqua dall'atmosfera riuscendo a mettere a disposizione
l'acqua anche in aree desertiche".
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