E' partito dalla Toscana il
progetto #lanaturanonsiferma lanciato da Ases (Agricoltori,
solidarietà e sviluppo) e Cia, un tour di informazione e
sensibilizzazione per supportare aziende agricole e cittadini
delle aree rurali nell'accesso ad aiuti e bonus anti-crisi
previsti dal Governo. Dopo aver toccato nei mesi estivi le
province toscane, con oltre 200 imprese agricole e mille
cittadini incontrato, Ases e Cia porteranno #lanaturanonsiferma
nelle aree rurali di tutta Italia.
"Molto spesso - ha spiegato Cinzia Pagni, presidente di Ases,
organizzazione no profit di riferimento di Cia - nelle aree
rurali dove la connettività non arriva, dove l'informazione è
molto frammentata, opportunità come queste, che significano
ristrutturazione delle proprie case ma anche riscatto sociale e
dignità, non arrivano. Quindi vogliamo ripartire dalle aree
rurali che sono più lontane e più disagiate, dove la povertà
aumenta del 1% ogni anno, e quest'anno ancora di più con il
lockdown. Anche nel nostro paese purtroppo le famiglie colpite
da povertà assoluta aumentano ogni anno di più: quindi noi
agricoltori che lavoriamo la terra, stiamo a contatto con la
stagionalità e andiamo per piccoli passi, siamo accanto alle
comunità rurali, e partiamo dalla Toscana".
Cia e Ases hanno fatto il punto sui primi risultati del
progetto, sostenuto da Enea ed Enel, in un incontro a Firenze
nell'ambito della quarta edizione del Festival dello Sviluppo
sostenibile organizzato dall'Asvis. "Chiediamo alle autorità ed
ai decisori politici di accendere il faro sulle necessità e
sulle potenzialità delle aree interne d'Italia rispetto ad un
progetto di sviluppo nazionale", ha affermato Dino Scanavino,
presidente di Cia, chiedendo di "far entrare nel Recovery Plan
italiano investimenti dedicati proprio all'ammodernamento delle
infrastrutture fisiche e digitali" delle aree rurali italiane.
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