Una cena globale per nutrire anche
il Pianeta e combattere il cambiamento climatico. Future Food
Institute, centro di eccellenza italiano per la food innovation
con sedi a Bologna, San Francisco, Tokyo e Shanghai, ha
trasmesso sabato scorso sui propri canali social da 30 cucine di
tutto il mondo e 4 continenti (Europa, Asia, Africa e America)
la prima Climate Supper, la cena dedicata a ricette e
conversazioni su come affrontare i cambiamenti climatici
partendo dalla tavola.
Per l'intera giornata gli studenti hanno preparato ricette da
tutto il mondo cucinate con ingredienti dei territori d'origine,
invitando la comunità locale a unirsi in una conversazione su
come usare il cibo come strumento di inclusione sociale e di
risposta alle problematiche degli ecosistemi naturali. Nel corso
della lunga diretta sono state raggiunte sui canali di Future
Food Institute più di 5000 visualizzazioni solo sabato.
L'esperienza, trasmessa dal Future Food Living Lab di
Bologna, "La Scuderia", è partita dall'Asia e terminata in
California alle 22 italiane. Dalla zona universitaria bolognese
fino alle cucine di casa, la Supper ha coinvolto attivamente 200
persone, tra cui i 50 partecipanti internazionali del Food &
Climate Shapers Digital Boot Camp, il programma di training
online lanciato dall'Istituto insieme alla Fao per formare i
Climate Shaper, nuovi esperti di clima, ambiente e alimentazione
sostenibile.
"Nel periodo del COVID-19 abbiamo riscoperto quanto il cibo
sia strettamente legato e interconnesso a tutte le dimensioni
della nostra vita sul pianeta - sottolinea Sara Roversi, founder
del Future Food Institute -. L'innovazione è una strada che si
percorre insieme, facendo sì che ognuno aggiunga il suo tassello
al grande puzzle di un futuro fatto di sostenibilità e
cooperazione, rispondendo all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Ma soprattutto crediamo che questo si possa costruire passo
passo compiendo azioni responsabili che partono dalla cucina, il
momento in cui tutti, da chi ci nutre fino a chi gusta i piatti
in tavola, possono davvero fare la differenza, anche nelle più
piccole scelte per un obiettivo: riunire il mondo attorno al
cibo e attorno alla tavola, per condividere insieme prospettive
e scenari di un pianeta post-pandemia più responsabile,
consapevole e interconnesso".
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