Un'auto ibrida alimentata da
Biocarburanti (e-fuels) produce solo il 5% in meno di emissioni
di CO2 nel suo intero ciclo di vita rispetto ad un'auto a
benzina. Lo sostiene la ong internazionale Transport &
Environment, che ha calcolato le emissioni di CO2 sull'intero
ciclo di vita di un'auto alimentata a combustibili sintetici
acquistata nel 2030.
Il settore auto da solo è responsabile del 12% del totale
delle emissioni climalteranti in Europa. Per l'analisi
comparativa è stata scelta un'auto ibrida, perché è quella a cui
corrispondono le minori emissioni nell'intero ciclo di vita,
quando vengono utilizzati i combustibili sintetici per
alimentarla.
Questo dato si basa sullo scenario più realistico, che
prevede una miscelazione degli e-fuels con i carburanti
tradizionali. D'altro canto, è la stessa industria dei
combustibili ad ammettere, nelle proprie stime, che nel 2035 gli
e-fuels potrebbero soddisfare appena il 3% della domanda di
carburante stradale in Europa.
"Questa analisi mette la parola fine sulla presunta
viabilità dei carburanti sintetici per la decarbonizzazione di
auto e furgoni", ha dichiarato Veronica Aneris, Direttrice di
T&E Italia. "I veicoli elettrici a batteria sono pronti oggi,
meno costosi, più efficienti e offrono un risparmio di CO2
significativamente maggiore anche considerando le emissioni di
CO2 sull'intero ciclo di vita".
L'analisi del ciclo di vita tiene conto delle emissioni
derivanti dall'estrazione dei materiali, dalla produzione dei
componenti (comprese le batterie), dall'assemblaggio del
veicolo, riciclo e smaltimento. Nella fase di utilizzo, per le
auto con motore a combustione, sono state conteggiate le
emissioni dirette dallo scarico e quelle "a monte" del
carburante. Per le auto elettriche sono state conteggiate le
emissioni dirette derivanti dalla generazione di elettricità e
dalle infrastrutture elettriche (ad esempio, la produzione di
pannelli solari e turbine eoliche).
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