Con il prestito obbligazionario sustainability linked Ovs torna
"a essere un' azienda normale senza un leva finanziaria elevata"
e, dopo 16 anni, "si lascia alle spalle i meccanismi di
finanziamento tipici del leverage buyout".
"Ci siamo sentiti maturi per un bond. E' una fonte di
finanziamento cui possiamo ricorrere perché l'azienda è meno
indebitata e più solida", ha spiegato l'amministratore delegato
Stefano Beraldo in un incontro con la stampa,
nella quale ha ricordato che il gruppo è passato due volte sotto
il controllo di fondi di private equity, che l'hanno acquisita a
debito, ma può ora contare su un socio forte come Tip che ha una
visione di medio-lungo periodo.
"Abbiamo pagato circa 1,2 miliardi tra rimborsi di debito ai
private equity e oneri finanziari alle banche.
Nonostante questo abbiamo investito una media di 60 milioni
l'anno", ha rivendicato il manager.
A fronte di 318 milioni di indebitamento finanziario netto di
Ovs alla fine del secondo trimestre 2021, il bond sustainability
link fino a 200 milioni euro che verrà offerto dal 27 ottobre
agli investitori, anche retail in Italia, pagherà un tasso di
interesse minimo lordo del 2% all'anno che verrà maggiorato
dello 0,25% dopo tre anni se il gruppo di negozi di
abbigliamento non centrerà gli obiettivi Esg (Environmental,
social, governance) che si è dato.
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