La tassonomia europea delle attività
eco-compatibili rappresenta un utile strumento per gli
investitori per finanziare una transizione inclusiva verso la
neutralità climatica ma è necessario continuare a lavorare sugli
aspetti informativi". E' quanto emerge dal paper "Tassonomia UE
e altre normative sulla finanza sostenibile: implicazioni per
gli operatori
finanziari", pubblicato oggi dal Forum per la Finanza
Sostenibile nel quale si sottolinea però come servano maggiori
sforzi sia per aumentare la
disponibilità di dati chiari e coerenti sulla sostenibilità
delle imprese, sia per rendere più accessibili le informazioni
destinate a consulenti e investitori sui prodotti finanziari
sostenibili.
Il paper analizza le implicazioni del Regolamento europeo
sulla tassonomia nell'ottica della sua integrazione con gli
altri recenti provvedimenti europei sul tema della finanza
sostenibile e la sostenibilità delle imprese: da una parte la
Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria e la proposta
per un suo aggiornamento (proposta di direttiva sulla
rendicontazione di sostenibilità delle imprese, CSRD),
dall'altra il Regolamento relativo all'informativa sulla
sostenibilità nel settore dei servizi finanziari.
"Il Forum per la Finanza Sostenibile monitora con attenzione
il progressivo sviluppo della tassonomia europea, che
rappresenta un valido strumento per la classificazione degli
investimenti sostenibili all'insegna di una maggiore trasparenza
e disclosure. Un provvedimento importante che tuttavia potrà
dispiegare le sue potenzialità positive se terrà in
considerazione i vincoli e aumenterà le opportunità della
finanza sostenibile", afferma il
segretario generale del Forum, Francesco Bicciato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA