Riduzione delle emissioni di CO2 di
1.500 tonnellate negli ultimi due anni, imballaggi primari e
secondari riciclabili ormai al 100%. Netta riduzione del consumo
di acqua e dell'energia impiegata, impegno nella riforestazione.
Un investimento iniziale, pluriennale, di un milione e mezzo di
euro dedicato esclusivamente a progetti di sostenibilità
ambientale. Sono alcuni dei numeri dell'impegno 'green' di
Mutti, azienda emiliana leader nella lavorazione del pomodoro,
che oggi a Cibus, il Salone internazionale dell'alimentazione a
Parma, presenta il suo primo Bilancio ambientale.
Centrale l'aspetto partecipativo del documento, costruito in
sinergia con enti, atenei, associazioni che sono partner di
iniziative specifiche del gruppo. Tra gli stakeholder Cnr,
Scuola Sant'Anna di Pisa, Wwf Italia, Horta (spin off
dell'Università Cattolica), Ente Parchi del Ducato.
Un tassello - questo primo bilancio ambientale - che è solo
l'ultima di una serie di iniziative portate avanti da Mutti
nell'ambito della sostenibilità. Nel 1999 l'azienda è stata
infatti la prima ad aver adottato il Disciplinare di produzione
integrata certificata, a garanzia di una produzione agricola
volta a pratiche più sostenibili. Nel 2001 ha raggiunto la
dichiarazione 'Non Ogm' e nel 2010 ha avviato un'importante
collaborazione, tuttora in corso, con Wwf Italia per la sua
riduzione dell'impronta idrica e di carbonio.
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