Una lettera alle principali autorità
dell'Unione Europea (tra cui Ursula von der Leyen, Margrethe
Vestager, Valdis Dombrovskis, David Sassol e Angela Merkel) per
sottolineare l'importanza del programma "Next Generation EU"
nella costruzione di un'Europa "più resiliente, digitalizzata,
prospera e sostenibile per le generazioni future". Ad inviarla
sono stati nove amministratori di altrettante aziende europee,
capitanati dall'ad di Volkswagen, Herbert Diess, e tra cui
compare anche l'amministratore delegato di Enel, Francesco
Starace, oltre ai numeri uno di società come Siemens, Iberdrola,
Abb, E-on, Scania. In tutto compagnie che, si legge nella
lettera, occupano 1,7 milioni di lavoratori e fatturano oltre
600 miliardi di euro.
I manager propongono innanzitutto alcuni principi di base
per sostenere la ripresa europea dopo l'emergenza: dare priorità
alle misure con effetti positivi immediati sull'occupazione, che
favoriscono lo sviluppo sostenibile e sono in linea con gli
obiettivi ambientali per il 2030 e il 2050; rimuovere gli
ostacoli agli investimenti in tecnologie a basse emissioni e
zero emissioni, energie rinnovabili, efficienza energetica e
circolarità; promuovere le riforme fiscali e un sistema olistico
di tariffazione della CO2 che introduca "un carbon pricing
ambizioso", inviando un segnale di prezzo efficace al mercato e
garantendo nel contempo una transizione socialmente giusta per i
cittadini europei.
Gli ad chiedono inoltre di "promuovere la domanda di
soluzioni sostenibili, innovative e digitali" e di "abbracciare
le tecnologie digitali e la finanza sostenibile come strumento
per la transizione verso un'economia circolare e a zero
emissioni".
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