Un robot di intelligenza e visione artificiale in grado di rilevare dati climatici e idrici, per prevenire lo sviluppo di malattie e monitorare il fabbisogno irriguo delle piante. E’ il progetto della start-up siciliana Smart Island, nata nel 2014 e vincitrice della sfida tra aziende innovative lanciata da Finish nell’ambito del progetto ‘Acqua nelle nostre mani’ in collaborazione con il Future Food Institute e con l’obiettivo di individuare la miglior tecnologia possibile in un’ottica di risparmio idrico nelle coltivazioni. Un’iniziativa presentata alla Triennale a Milano, che caratterizza l’impegno dell’azienda nell’ambito della tutela e della preservazione dell’acqua, così come intervento concreto realizzato nel 2020: l’opera di rifunzionalizzazione della fonte secondaria di Cannicchio, a Pollica, in provincia di Salerno, utile all’irrigazione dei campi e alla conseguente coltivazione del rinomato Pomodorino Giallo del Cilento. In particolare l’intervento nel salernitano ha garantito la tutela di una rilevante quantità di litri d’acqua, di cui 32 milioni per il solo uso agricolo e potabile. Renato Maugeri, presidente dell’associazione Limone dell’Etna Igp, ha sottolineato che il progetto di Smart Island “ci consente un risparmio straordinario che dà la possibilità di lavorare in modo scientifico e anche di arricchire la varietà di prodotti che offriamo”. Il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha sottolineato che l’intervento sulla fonte a Pollica “ci ha consentire di riscoprire in modo consapevole il significato della tutela idrica, aumentando la consapevolezza e capendo che l’acqua va usata correttamente”.
In collaborazione con:
RECKITT BENCKISER