Si è svolta stamane la seduta
della Commissione Vigilanza presso la sala Ipogea del Palazzo
dell'Emiciclo a L'Aquila. Tra i punti all'ordine del giorno vi
era la nomina dell'amministratore del Consorzio di Ricerca Unico
d'Abruzzo (Crua), relatore il consigliere Francesco Taglieri.
"Abbiamo audito sul punto Rocco Micucci, Amministratore del Crua
- spiega il presidente della Commissione Pietro Smargiassi - Il
Commissario Taglieri ha relazionato ricordando i passaggi da cui
si è mossi per la richiesta di inserimento, ribadendo a suo
parere la sussistenza di una causa di ineleggibilità del dott.
Micucci quale amministratore di Crua, avendo lo stesso ricoperto
il ruolo di amministratore in Fira. L'amministratore Micucci -
continua Smargiassi - ha esposto le sue ragioni per le quali
ritiene infondate le motivazioni addotte evidenziando, in
particolare, l'avvenuto decorso del termine di 'raffreddamento'
tra una carica e l'altra. Sono rimasti comunque dubbi in capo a
diversi commissari sul tema".
Sulla situazione dell'Ente, Piano Industriale, situazione del
personale Crua, sempre Micucci ha esposto sulla posizione
debitoria dell'ente che, riferisce, deriverebbe da posizioni
pregresse. Il totale del debito accumulato ammonterebbe a circa
€ 2.600.000,00; ad oggi tutti i dipendenti sono posti in cassa
integrazione. L'Amministratore ha comunque voluto ricordare
l'importanza del CRUA soprattutto come struttura di supporto
nella fase di diffusione del Covid nella Marsica, auspicando un
rilancio di Crua attraverso un nuovo partner che potrebbe
rafforzare il lavoro del Consorzio di Ricerca. Micucci ha
riferito che l'approvazione del bilancio 2019 è stata
dilazionata per evitare la messa in liquidazione, attraverso
l'individuazione del nuovo partner, individuato nell'Istituto
Zooprofilattico di Teramo, cui cedere parte delle quote del
Consorzio. Particolare attenzione è stata posta al piano
licenziamenti messo in atto dal consorzio ed in tale ottica i
commissari hanno richiesto all'amministratore di fornire la
documentazione comprovante le scelte prese".
"Purtroppo - conclude Smargiassi - il terzo punto all'ordine
del giorno, sull'Area Marina protetta Torre del Cerrano, abbiamo
dovuto rinviarlo per sopraggiunti impegni istituzionali del UP e
della Capigruppo che ha costretto al rinvio la discussione pur
avendo avuto piena partecipazione di tutti gli auditi".
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