"Per la direzione strategica
della Asl il ruolo degli operatori sanitari è centrale
nell'organizzazione dell'assistenza sanitaria: la presa di
posizione del Nursind riguardo alle condizioni di lavoro degli
operatori sanitari contiene alcune considerazioni che la Asl non
può assolutamente condividere". A renderlo noto è la Asl di
Teramo.
"Il personale è stato fortemente incrementato nell'ultimo
biennio - si legge in una nota - anche per far fronte alle
esigenze legate alla pandemia. Al 31 dicembre 2019 avevamo 1.354
infermieri, mentre in servizio al 30 giugno 2022 ne sono 1.418.
Gli Oss alla stessa data del 2019 erano 249, al 30 giugno di
quest'anno sono 384. Si consideri inoltre che il fabbisogno
minimo-massimo autorizzato dalla Regione per gli infermieri è
1.152/1.375, per gli Oss è 356/471. Quindi per gli infermieri
siamo addirittura oltre".
"Questi dati testimoniano la sensibilità dell'azienda
sull'argomento e la messa in campo di concrete attività per
incrementare la dotazione di personale, tenendo presente che da
quest'anno la spesa per il personale assunto per l'emergenza
Covid non va più in deroga ai limiti di spesa ma è ricompresa
nei medesimi. Ulteriore testimonianza dell'attenzione della
direzione generale tesa a garantire la piena operatività dei
servizi sanitari è attestata dal fatto che questa Asl, a
differenza di altre in regione, ha provveduto a prorogare tutti
i contratti degli operatori sanitari a tempo determinato, fino
al 31 dicembre 2022".
"In definitiva - sottolinea il direttore generale Maurizio Di
Giosia - noi abbiamo fatto il massimo, e siamo andati anche
oltre. La Asl, con la proroga dei contratti a termine, ha dato
una concreta risposta al problema delle ferie estive,
avvalendosi della programmazione della Direzione delle
professioni sanitarie. Ma in questo contesto si è inserita una
recrudescenza dei contagi Covid del tutto imprevista nella
stagione estiva, che ha interessato anche gli operatori
sanitari a Teramo come nel resto d'Italia. A questa nuova
emergenza la Asl ha risposto sopperendo con l'utilizzo più
esteso del regime delle prestazioni aggiuntive, che notoriamente
comporta un maggior corrispettivo economico a favore degli
operatori. E' chiaro che le maggiori assenze per malattia, unite
al periodo di ferie, hanno richiesto una rimodulazione, anche a
stretto giro, delle presenze al lavoro, ovviamente sempre
concordata con l'operatore interessato, per non sospendere
l'erogazione dei servizi sanitari e dei livelli essenziali di
assistenza".
Inoltre, sempre in risposta alla nota del Nursind, è vero
che sono stati implementati gli incarichi di funzione di
coordinamento all'interno della Asl di Teramo - che ricordiamo
essere una delle poche ad aver istituito questo assetto - ma
questo non impedisce che di fronte a situazioni di emergenza o
necessità gli Ifc, Ici e Ico possano essere impegnati in
attività assistenziali, in base al profilo professionale di
appartenenza. "Sul sacrificio dei lavoratori sottolineato dal
Nursind - aggiunge il direttore generale - sembra opportuno
ribadire che il contributo degli operatori è basilare
nell'organizzazione della Asl di Teramo, così come di qualsiasi
altra Asl. La direzione ha più volte ringraziato, e lo ribadisce
anche ora, il personale per l'abnegazione mostrata in occasione
della pandemia. Peraltro la sensibilità della direzione
aziendale nei confronti del personale nel corso dell'ultimo
biennio si è concretizzata in un più esteso utilizzo degli
istituti contrattuali (straordinario, estensione indennità
malattie infettive, premialità Covid, fino all'attuale ricorso a
turni in prestazioni orarie aggiuntive) che potessero ripagare
in maniera adeguata lo sforzo suppletivo richiesto".
Quanto alla minore disponibilità di risorse economiche per il
personale, la Asl si è attivata da mesi nei confronti degli
uffici competenti della Regione per chiedere una rimodulazione
perequativa dei tetti di spesa del personale e per i quali
proprio in questi giorni si stanno tenendo specifiche riunioni
per la risoluzione della problematica che coinvolge le quattro
Asl abruzzesi.
Sui concorsi per infermieri e Oss, la direzione strategica non
è inerte come sostiene il Nursind, ma sta valutando in maniera
approfondita l'opportunità di procedere alle relative
assunzioni anche in anticipo alla completa definizione dei
contenziosi in atto. Questa azienda, infine, dà piena fiducia
alla Direzione delle professioni sanitarie che svolge un ruolo
strategico nel garantire l'organizzazione necessaria a fornire
appropriate risposte ai bisogni di assistenza della popolazione.
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