E' stato presentato, da Asl e
Comune, il nuovo hub provinciale della Asl di Teramo, allestito
nei locali del Parco della Scienza e che andrà a sostituire i
cinque hub vaccinali inizialmente aperti dalla Asl
all'università e in diversi comuni della provincia. Il centro
vaccinale, che si va ad aggiungere a quello allestito nel
secondo lotto del Mazzini e dedicato a fragili e personale
sanitario, entrerà in funzione da lunedì pomeriggio e potrà
contare, almeno per il momento, su cinque postazioni.
"L'apertura di questo nuovo hub è frutto, ancora una volta,
della piena collaborazione e sinergia tra Asl e Comune - ha
commentato il sindaco Gianguiodo D'Alberto - che ne ha permesso
l'allestimento in pochi giorni così da garantire che la campagna
vaccinale proseguisse senza soluzione di continuità. Ancora una
volta, il messaggio che vogliamo lanciare, è quello di
responsabilità: bisogna chiudere questa campagna vaccinale,
nella consapevolezza che il vaccino ci porterà fuori
dall'emergenza pandemica". Un aspetto rimarcato anche dal
direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, che nel
ricordare come la Asl di Teramo sia quella più avanti, in
Abruzzo, nella campagna vaccinale ha sottolineato come
l'efficacia dei vaccini sia confermata dai numeri delle
ospedalizzazioni. "I numeri in ospedale, oggi, sono ottimi - ha
detto - abbiamo 9 ricoverati e nessuno in terapia intensiva, più
20 in attesa di negativizzazione ospitati a Bivio Bellocchio. La
scelta di aprire questo hub, baricentrico, è particolarmente
importante per la sommistrazione della terza dose e se ci
saranno situazioni particolari in un determinato territorio
della provincia siamo pronti a mettere a disposizione anche i
camper" . Per assicurare che le operazioni di vaccinazione
all'hub proseguano spedite e senza attese il manager Asl ha poi
invitato i cittadini a prenotarsi sull'apposita piattaforma,
precisando che in ogni caso anche chi non si è prenotato potrà
vaccinarsi recandosi all'hub. Ad evidenziare i dati, più che
lusinghieri, della campagna vaccinale, è stato il direttore
sanitario Maurizio Brucchi, che ha spiegato come in provincia
sia stata vaccinata con una dose l'85% della popolazione e il
77,7% con la seconda dose. "In alcune categorie, come quella tra
i 17 e i 19, abbiamo raggiunto il 100% della vaccinazione - ha
spiegato - e tranne per le categoria 20-29 e 30-39 dove abbiamo
ragiunto il 77% tutte le altre sono sopra l'80% con una dose e
tra il 70-77% con la seconda".
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