Nessun ridimensionamento della
sede del 118 di Roseto, "che anzi è stata potenziata". A
precisarlo, dopo una nota della Croce Rossa, è la Asl di Teramo
che sottolinea come nel 2015 la Regione Abruzzo, a seguito
dell'indicazione del Crea (Comitato regionale di emergenza
Abruzzo), aveva deliberato il programma di riqualificazione
della rete di emergenza e urgenza regionale assegnando alla
provincia di Teramo nuove postazioni di emergenza territoriale
medicalizzate in sostituzione di quelle base gestite da
volontari del soccorso.
"Una di queste è la sede di Roseto - spiega la Asl - che
avrebbe sostituito, una volta attivata, la postazione base
gestita in convenzione dalla Croce Rossa italiana". L'azienda
sanitaria continua ricordando come nell'ottobre 2020, in piena
fase pandemica, sia stata aperta la postazione medicalizzata
del 118 a Roseto in locali concessi dal Comune e ristrutturati
dalla Asl con una spesa di circa 100mila euro, nella cosiddetta
"Casa Rosa".
"Contestualmente la Asl ha assunto personale sanitario per
tenere aperta h24 la sede - aggiunge la Asl - in via
straordinaria non è stata soppressa la sede base per far fronte
ad esigenze legate alla fase acuta della pandemia. Ridotta
l'emergenza Covid, ma in vista della stagione turistica, sempre
in via straordinaria, la Asl ha deciso di prolungare la
convenzione per il periodo estivo. Ora si è data definitiva
attivazione dal decreto della Regione, con soppressione della
convenzione".
Intanto Asl ha attivato anche la postazione base di
Castelnuovo Vomano (h12), per meglio presidiare la Statale 150.
"Non c'è stata alcuna riduzione del livello di assistenza
sanitaria emergenziale a Roseto - si legge ancora nella nota -
ma piuttosto un suo potenziamento perché la sede, che prima era
attiva 12 ore al giorno, ora lo è 24 ore e con la presenza di
un medico e un infermiere laddove c'erano prima solo volontari
del soccorso. La Asl ritiene centrale la domanda di salute dei
cittadini di Roseto, come d'altronde di tutti quelli della
provincia di Teramo, tanto che è impegnata nel reperimento delle
risorse necessarie per istituire proprio a Roseto una "Casa
della salute" che rappresenta un potenziamento del concetto di
sede distrettuale".
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