E' entrata a regime in questi
giorni la Riped, la rete integrata provinciale di Endoscopia
Digestiva che la Asl di Teramo ha creato dal 1° giugno e che ha
raggruppato tutti i servizi di endoscopia dei quattro presidi
teramani sotto la guida unica della unità operativa complessa di
Gastroenterologia diretta da Carmelo Barbera. La novità è volta
a garantire uno standard qualitativo uniforme delle prestazioni
di primo livello come la gastroscopia e la colonscopia, che
vengono effettuate in tutti gli ospedali con gli stessi criteri
di esecuzione e sedazione profonda garantendo esami sicuri ed
indolori. Inoltre, come evidenzia la Asl, questo consente
all'azienda di aumentare l'offerta del cup aziendale con una
previsione su base annua di oltre 1.200 esami endoscopici in
più. "L'effetto atteso - spiega la Asl - è un sensibile
contenimento delle liste di attesa nelle varie classi di
priorità. L'unità operativa complessa di Gastroenterologia del
presidio ospedaliero di Teramo si è inoltre distinta per aver
eseguito, nella prima settimana di agosto, i primi due
interventi di endoscopia bariatrica chiamati Esg (Endoscopic
Sleeve Gastroplasty), eseguiti dai dottori Carmelo Barbera e
Gaetano Marchetti, che prevedono una riduzione della capienza
dello stomaco mediante un sofisticato sistema di sutura
endoscopica che permette di "chiudere" buona parte dello stomaco
e quindi di indurre una sazietà precoce, proprio perché
correlata a una ridotta capienza dello stomaco di oltre due
terzi, al paziente con conseguente perdita di peso". Rispetto al
vecchio "palloncino" si tratta di una efficace alternativa o di
una prosecuzione, in quanto le due metodiche molto spesso si
possono integrare, impiegando l'Esg in una fase successiva.
Questa nuova metodica, inoltre, è anche reversibile: lo stomaco
può all'occorrenza tornare a una capienza normale. Gli
interventi , garantiti in pochissimi centri italiani, sono stati
eseguiti su due giovani pazienti teramane, con una degenza di
tre giorni, in assenza totale di complicanze. "La Asl di Teramo
sta investendo sempre di più nell'innovazione tecnologica e
organizzativa - dichiara il direttore generale Maurizio Di
Giosia - la rete provinciale di endoscopia digestiva ha anche
l'obiettivo di abbattere le liste di attesa e ridurre la
mobilità passiva. D'altro canto implementare tecniche
innovative ci consente di fornire nuove prestazioni al cittadino
e rendere la nostra Asl sempre più attrattiva anche per i
pazienti delle altre province abruzzesi e regioni limitrofe".
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