"È quasi impossibile descrivere
cosa si prova ad essere parte attiva di una produzione
gigantesca, di quelle che riempiono stadi da 60mila persone e ti
fanno suonare davanti a un pubblico gigantesco: il sogno di ogni
musicista". Chitarrista, avvocato, guru del "Popoli Sound" - tra
gli eventi sonori dell'entroterra pescarese - Vincenzo De
Sanctis commenta così l'esperienza Rockin'1000, la più grande
rock band al mondo, nata nel 2015 con un video virale che
invitava i Foo Fighters a suonare in Italia. Una realtà che ora
si appresta a lanciare un tour nel mondo con concerti dove si
esibiscono 1.000 musicisti simultaneamente. Al centro di quello
che è stato presentato come lo "Humans World Tour", la musica
annulla confini e abbatte barriere geografiche, sociali e
culturali portando sul palco - un campo da calcio - un uragano
di note generato da persone arrivate da tutto il mondo.
Rockin'1000 esporta questa esperienza con un tour che
coinvolge nuovi Paesi, come già fatto in Brasile, Francia,
Germania e Italia. Si parte da Città del Messico il 22 aprile,
tappa a Bogotà il 20 maggio, a Madrid il 3 giugno: nella "fan
base" della superband circolano voci su possibili concerti in
Usa, Inghilterra, Germania e forse in Australia. In scaletta
brani imprescindibili come Learn To Fly (Foo Fighters), Enter
Sandman (Metallica), Seven Nation Army (The White Stripe) cui se
ne aggiungono altri in rotazione. Previsto anche un brano
originale e un medley omaggio a Jimi Hendrix e Led Zeppelin.
"È una gioia ogni volta - dice De Sanctis, guida anche del
progetto 'Agua Calientes' - dare un contributo alla creazione di
un suono pazzesco che neanche le band più quotate sono in grado
di fare. E poi mi piace poter condividere questa esperienza con
altri abruzzesi come me, i cantanti Giuseppe De Matteis,
Cristina Ferretti, Fabio Iuliano e Andrea Martinelli, il
bassista Cristian Paganica, i batteristi Paolo Villa e Decio
Telegrafo Chiarito, il sassofonista Vincenzo Salce. Tante le
amicizie consolidate negli anni, a partire dai miei compagni di
strumento Gianluca Diomedi e Pino Bitetti. Siamo una comunità
che cresce sempre di più a livello internazionale, tanti volti
di un'unica umanità".
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