I carabinieri del Comando
Provinciale di Ascoli Piceno, in collaborazione con l'Arma di
Teramo, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di misure
cautelari emessa dal gip presso il Tribunale di Teramo nei
confronti di 4 indagati, ritenuti responsabili di detenzione e
spaccio di cocaina, continuato. Dopo indagini durate alcuni
mesi, i militari della Compagnia di Ascoli, hanno individuato e
disarticolato una fitta rete di spaccio, tra la Val Vibrata e
l'Ascolano, costituita da quattro albanesi tra i 29 e 39 anni,
tre dei quali con precedenti specifici, tutti residenti nel
Teramano. I quattro (due agli arresti domiciliari e due con
divieto di dimora in provincia di Teramo), avevano imbastito nel
tempo una fitta rete di smercio di cocaina a oltre 80 assuntori
di ogni fascia d'età, sesso ed estrazione sociale, in parte
residenti nel Teramano e in parte nel Piceno, effettuando
consegne della sostanza stupefacente principalmente nei
parcheggi di attività di ristorazione o centri commerciali, dopo
avere preso accordi tramite social network. A tradire i quattro
il loro particolare modus operandi: hanno effettuato centinaia
di consegne di cocaina, ricavando un illecito profitto di circa
100mila euro, rimanendo in attività anche durante i periodi di
restrizioni per la pandemia. Le indagini sono partite proprio
dalle sanzioni amministrative subite dai quattro, fermati
frequentemente dai carabinieri e dalle altre forze di polizia,
in violazione del divieto di spostamento dal proprio Comune.
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