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50 anni fa il trionfo di Alec Rose

Uomini e storie di mare senza tempo: il fruttivendolo che divenne Sir

Responsabilità editoriale Saily.it

Sono passati cinquanta anni, da quel 1968 in cui tutto accadde. Anche il ritorno trionfale di Alec Rose e del suo ketch di 36 piedi Lively Lady, dopo la circumnavigazione del globo durata 354 giorni. Aveva 59 anni e faceva il fruttivendolo. Voleva solo vivere la sua avventura personale, preparata per tutta la vita. Ma ad attenderlo a Portsmouth c'erano 250.000 persone festanti. La sua è la storia di un eroe ordinario, con tanti insegnamenti attualissimi - FOTO E VIDEO

 

Esattamente 50 anni fa, il 5 luglio del 1968, a Portsmouth una folla di 250.000 persone acclamava il ritorno di Alec Rose, dopo 354 giorni della sua circumnavigazione del mondo a vela in solitario con il ketch Lively Lady. Era partito il 16 luglio del 1967, per due ragioni: una era andare a trovare suo figlio che viveva a Melbourne. L'altra perchè era il sogno della sua vita. Di mestiere Alec Rose faceva il fruttivendolo a Portsmouth. Quel viaggio, nel 1968, lo rese l'uomo più famoso d'Inghilterra, e gli guadagnò la nomina a cavaliere.

Sir Alec Rose tornò al suo mestiere, ma ebbe strade col suo nome, bestseller con la sua avventura, persino pub, una delle istituzioni inglesi, intitolati a lui e alla sua Lively Lady. Non fu il primo uomo a circumnavigare il pianeta da solo, nè il più veloce, semplicemente uno che lo fece in silenzio, quasi di nascosto. Alec aveva 59 anni ed era probabilmente l'uomo meno interessato alla fama e ai guadagni indotti da una impresa marinaresca. Voleva solo raggiungere il suo scopo.

"Sentivo che era un mio obiettivo personale, una cosa mia, e che non avrebbe interessato nessun altro", disse Rose, che rifiutò persino degli sponsor: "Voglio essere il capitano della mia barca senza dover essere grato a nessuno." Altri tempi.

Per acquistare la barca, un ketch di 36 piedi (12 metri), Alec Rose diede fondo a tutti i risparmi accumulati in 15 anni di lavoro. Alla fine la sua impresa silenziosa e normale lo consacrò una sorta di "eroe ordinario", capace di incarnare valori storici di un popolo che molti inglesi oggi sentono di aver perso. "Egli aveva immenso coraggio, perseveranza, resistenza, ma più di tutto, modestia - disse di lui alla sua morte nel 1991 un suo amico - Una modestia che usciva fuori in molti modi, e per questa ragione credo che ha conquistato i cuori di Portsmouth e poi tutto il paese."

E pensare che il giro del fruttivendolo Alec Rose arrivò appena un anno dopo quello di Sir Francis Chichester (1966), consacrato quale primo uomo a navigare in solitario sulla antica rotta dei Clipper e girare Capo di Buona Speranza e Capo Horn. Il Gipsy Moth IV, la veloce barca di Chichester, era stata costruita appositamente per quel giro.

La Lively Lady fu costruita nel retrobottega di una lavanderia indiana, con teak e padauk delle Andamane. La prima partenza fu un disastro: prima una tempesta poi la collisione con un cargo, lo costrinsero a rientrare, e la stampa non fu tenera con lui, che sembrava volesse attaccare il mito di Chichester. Ma lui ripartì, poche settimane dopo. Gli amici lo salutarono con qualche preoccupazione. Rose ricordava: "Alcuni pensavano che non mi avrebbero più rivisto, e tutti credevano che fossi completamente pazzo. Ma la mia preoccupazione maggiore fu far capire a tutti che quella era una mia avventura personale per la quale avevo risparmiato tutta la vita. Non avrei voluto tutte quelle strombazzature all'arrivo come Sir Francis, è stato terribile."

Non avrebbe voluto neanche una radio a bordo, e lo convinsero a portarla per tenersi in contatto ogni tanto con la moglie Dorothy, che portò avanti il negozio di frutta durante la sua assenza. Insomma il velista qualunque, un sessantenne solitario nella deriva sognata. Eppure, gli stessi amici non furono sorpresi quando, a metà della circumnavigazione, di colpo l'impresa del modesto Alec Rose divenne una grande notizia.

Non era facile seguire la storia, molti non avevano alcuna idea di dove si trovasse e di quale inferno marino dovesse attraversare. Per settimane non ci furono notizie. "In ansia per Alec Rose", titolò The Guardian il 15 marzo, e poi "Ancora nessun segnale da Alec Rose" il 16 marzo. Il Daily Mirror e la tv nazionale avviarono persino delle ricerche aeree del navigatore.

A parecchie miglia di distanza, Alec Rose era tranquillo e concentrato sulle cose di bordo: "Ero felice e contento, avevo tutto ciò che desideravo, una buona barca sotto di me e mi sentivo libero come gli uccelli che mi giravano attorno, ero il re del mio piccolo mondo". Quando Rose finalmente riappare, 50 miglia fuori dalle isole, Scilly, vicino al ritorno, Dorothy gli racconta di quanto clamore sta suscitando. "Sembrava dubbioso sull'entità dell'accoglienza che avrebbe ricevuto - raccontò la moglie - e gli dissi che avrebbe dovuto aspettarsi tutte quelle sciocche cose che lui non voleva."

Rose non fece altri lunghi viaggi, ma passò il resto della vita in crociere al caldo nelle coste del Sud della Gran Bretagna, e raccogliendo fondi per il Royal National Lifeboat Institution. Dal 2006 al 2008, Alan Priddy ha rifatto il giro del mondo con il Lively Lady, vecchio di 60 anni, facendo ruotare in varie tappe un equipaggio di 38 persone con varie disabilità. Il suo viaggio è iniziato a Portsmouth, e qui si è concluso, il 5 luglio del 2008.

Cosa ci dice la storia di Sir Alec e della Lively Lady? Che i tempi sono cambiati, certamente, ma anche che certi valori umani hanno modo di emergere prima o poi. Oppure che la comunicazione, a volte, trova successi insperati quando è meno urlata, o persino assente. Facile da credere in un mondo dove la gara è a chi urla di più, un po' meno nel 1968, quando non c'era facebook e neanche internet, e alla fine un quarto di milione di persone si sono ritrovate a Portsmouth ad accogliere il fruttivendolo che tornava dopo un anno di mare intorno al mondo. Dice anche che la modestia paga. O pagava nel 1968? Chi sarebbe disposto oggi a partire come lui? Ci sono ancora gli uomini semplici, e quindi veri? E alla fine, se non avesse avuto quello straordinario successo, a cosa sarebbe servita l'avventura personale di Alec Rose? Sia come sia, ci piaceva ricordare il cinquantesimo compleanno di un giorno speciale per la storia della vela.

IL VIDEO DELL'INCREDIBILE ACCOGLIENZA DI ALEC ROSE E LIVELY LADY ALL'ARRIVO A PORTSMOUTH

Responsabilità editoriale di Saily.it