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Tutti sulla stessa barca: nella vela si fa così...

Virate contro virus, come l'emergenza incide (o no) sulle passioni

Responsabilità editoriale Saily.it

LE ULTIME RESTRIZIONI ALL'ATTIVITA' VELICA DOPO IL BLOCCO ULTERIORE VARATO DAL GOVERNO - Rinviato il Velista dell'Anno FIV previsto per il 24 marzo. Genova World Cup, tra oggi e domani riunione con World Sailing: verso l'annullamento. Atleti olimpici: situazione e possibilità. Rolex Capri Week e Europeo ORC in stand-by. Meeting del Garda Optimist dei record: tentativo di salvarlo (con il Mondiale Optimist di luglio...). Offshore: la Roma x 2 vorrebbe tanto partire, ma... - INCHIESTA DALLE ZONE FIV

 

Bum! La botta è arrivata, in un clima già di crescente confusione, limiti, cancellazioni, rinvii, agende stravolte, viaggi rimborsati (se va bene), guerre di ashtag sui social, ecco l'ultimo Decreto Conte: l'Italia intera è zona arancione, spostamenti e circolazione prossimi a zero, tutti fermi dove siamo. Scuole chiuse (almeno) fino al 3 aprile. E per lo Sport: blocco totale senza tante storie, sempre fino (per ora) al 3 aprile.

Il presidente della Federvela Francesco Ettorre è in costante contatto con il presidente del CONI Giovanni Malagò, e la FIV è tra le federazioni sportive più pronte ad aderire e chiarire le posizioni del governo e delle istituzioni sportive. Lo stesso Malagò si sarebbe complimentato con Ettorre perchè la vela è stata l'unica tra le federazioni sportive nazionali a diffondere il documento ufficiale sulle regole sanitarie da osservare nella (residua) attività sportiva.

Ora però il Decreto dell'8 marzo chiude ulteriormente il rubinetto. Tutto è davvero fermo adesso, in stile (quasi) "cinese". E' il tentativo di rallentare e fermare l'avanzata del coronavirus dopo che negli ultimi giorni l'epidemia aveva aumentato la sua corsa. Gli appelli si moltiplicano (specie dopo le incredibili scene dell'ultimo weekend tra code alle stazioni sciistiche bar stracolmi sul litorale di Rimini o in Liguria): stiamo a casa, facciamo un gioco di squadra, siamo tutti sulla stessa barca.

Anzi: visto che la metafora offre proprio a noi velisti, che sulla stessa barca ci navighiamo spesso e volentieri su tanti mari, la possibilità per una volta di essere d'esempio, di spiegare come si fa, perchè non sfruttare questa occasione per fare da guida a chi "sulla stessa barca" prima di oggi non c'è mai stato? Noi abbiamo qualche idea, aspettiamo quelle dei lettori. E comunque chiederemo a velisti eccellenti di darci la loro personale definizione di "tutti sulla stessa barca"... E ora la situazione.

IL NUOVO BLOCCO RAFFORZATO - Se eravamo rimasti con l'attività sportiva sospesa fino al 22 marzo, il nuovo Decreto allunga il periodo al 3 aprile, e secondo moltissimi è praticamente certa l'ulteriore estensione almeno fino a Pasqua. Cadono nella rete dell'annullamento tutte le regate comprese in questo periodo. Erano tante a marzo, sono tantissime ad aprile e chissà cosa sarà di maggio.

La Federazione sta lavorando senza sosta per adeguare i calendari nazionali. Una vera e propria "Unità di crisi" a lavoro sui calendari e la logistica. C'è il problema principale delle selezioni per eventi internazionali, ma su quelli pende il dubbio su eventuali annullamenti stabiliti dalle autorità sportive dei vari paesi. L'Italia è più colpita dall'epidemia adesso, ma secondo i virologi nelle prossime settimane lo saranno anche gli altri paesi europei e quindi anche altrove si annullerà l'attività sportiva.

POSSO USCIRE IN BARCA? - Una domanda insulsa fino a poche ore fa, adesso decisiva, spasmodica. E la risposta, al tempo del coronavirus, non è incoraggiante. Se siete all'ormeggio in porto e volete uscire per una gita di mezza giornata a ossigenarvi in mare, fate pure. Ma come e dove arrivate al circolo? E il circolo è aperto? Gli spostamenti sono vietati, servono certificazioni complicate e sicure, altrimenti il rischio di essere contro la legge è alto. Alla fine potrà uscire serenamente in barca solo chi abita in città vicino al circolo, al marina o al molo dove è ormeggiato. Per tutti gli altri si fa dura.

ATLETI OLIMPICI E DI VERTICE - E' il tema più delicato, anche se numericamente interessa un ristretto numero di persone. Il presidente Malagò l'ha detto chiaro, parlando degli atleti olimpici "ragazze e ragazzi che lavorano duro da quattro anni con sacrifici e senza visibilità seguendo il sogno olimpico". Li ha in qualche modo "sbattuti in faccia" al calcio, per ottenere il blocco del campionato come di tutti i tornei degli sport di squadra. Ma l'attività degli atleti di vertice e in corsa per obiettivi olimpici o grandi competizioni internazionali", recita il CONI, potrà avere delle deroghe al blocco, pur con tutte le cautele e le prescrizioni sanitarie.

In sostanza è previsto, e sarà chiarito nei prossimi giorni (sono attesi un comunicato FIV e una intervista del Presidente Ettorre) che singoli atleti considerati dalle rispettive federazioni e CONI per l'attività olimpica di vertice, possano continuare ad allenarsi. Va detto, e da più parti si sta cercando di farlo capire, che si tratta di deroghe, quindi concesse solo in casi rarissimi e di effettiva necessità. La gravità del momento resta e va compresa da tutti. Gli uffici FIV (che da metà settimana saranno chiusi con funzionari e personale che lavorerà da casa) stanno lavorando incessantemente alla revisione dei calendari e delle esigenze logistiche. La vela rispetto ad altri sport è assai complicata con tante classi e categorie, e con circoli che si trovano perlopiù fuori dai comuni di residenza. Col decreto in atto e il divieto di spostamenti, anche solo andare al circolo richiede certificazioni dettagliate. In buona sostanza sono davvero pochi gli atleti in deroga per la vela.

E' terminato ieri un ultimo raduno Nacra 17 a Cagliari, previsto. Nel calendario adesso c'è a Palma il Mondiale 470, con inizio imminente: il 13 marzo! A Palma ci sono già dei velisti azzurri in deroga: i 470 maschili e femminili trasferiti prima del blocco (con un solo allenatore Gabrio Zandonà). Il Mondiale a Palma ormai è alle porte e non sarà annullato, anche perchè coinvolge assai meno delle 1000 persone che sono indicate il limite fisico per gli eventi in molti paesi.

Discorso diverso sempre a Palma per il Trofeo Princesa Sofia, inizio il 27 marzo: intanto in Spagna la situazione virus si sta aggravando rapidamente, e comunque sull'isola di Maiorca oggi i contagiati sono 13, raddoppiati da ieri. E poi il Trofeo ha 500 iscritti e coinvolgerebbe ben più della quota 1000 persone. Secondo parecchie fonti, il Trofeo Princesa Sofia potrebbe essere cancellato a breve. Intanto - è notizia di poco fa, mentre scriviamo - la Spagna ha chiuso i voli da e per l'Italia, e presto farà lo stesso con treni, traghetti e autoveicoli. Insomma: con la situazione in atto non sembra consigliabile insistere per andare a regatare alle Baleari dall'Italia. Se avete ancora dubbi, ricordatevi che in Italia hanno bloccato il campionato di calcio... Il calcio, capito?

La situazione degli atleti nazionali segue strade personali, scelte diverse e in generale, in accordo con la Direzione Tecnica, si stanno rivedendo le tabelle e i programmi e ove possibile si conducono allenamenti a casa propria. Maggiori dettagli saranno resi noti dalla stessa FIV. Se pensate a quanto dettagliate sono le tabelle di lavoro delle preparazioni olimpiche, con previsioni di carichi e scarichi tra palestra e allenamenti, basate sui calendari e sugli uomini effettivi a disposizione, si comprende che questa fase di revisione in qualche modo i velisti azzurri rischiano di perdere terreno rispetto ai colleghi di altri paesi che - almeno per ora - non vivono la stessa emergenza sanitaria e di modifiche nella preparazione. Ma tutto è in movimento e vedremo cosa accadrà.

EVENTI INTERNAZIONALI - L'Italia, epicentro epidemico al momento, si interroga (o perlopiù si arrende) sui propri eventi internazionali (Genova, Riva, in prospettiva vedremo per Formia Mondiale Formula 18 e 420-470 Juniores, tra giugno e luglio), o decide. Per la tappa di Coppa del Mondo World Sailing di Genova sono ore decisive, è prevista una call con Londra, un annuncio potrebbe essere imminente e ben difficilmente sarà positivo.

Sul Meeting Garda Optimist del 9-12 aprile (1500 preiscrizioni!) e nonostante la maggioranza di rinunce, in Fraglia si interrogano sulla possibilità di svolgerlo comunque, anche con pochi concorrenti, anche per dare un segnale di vitalità e aumentare le speranze di non coinvolgere nell'annullamento il Mondiale Optimist di luglio. Ma è una corsa contro il tempo e uno slalom tra i decreti.

L'International J/24 Class Association in accordo con la FIV e i circoli Yacht Club Adriaco, Triestina della Vela e Yacht Club Porto San Rocco hanno annunciato la cancellazione dell'Europeo J24 2020 in programma dal 29 aprile al 5 maggio a Porto San Rocco (Muggia, TS). Un esempio di decisione col giusto anticipo, anche se teoricamente l'evento è fuori dalle date del blocco.

La Rolex Capri Week, che quest'anno comprende anche l'Europeo ORC di Vela d'Altura, ha emesso un comunicato nel quale avvisa che "solo successivamente alla data del 3 aprile (l'attuale limite di blocco allo sport in Italia, ndr) il Comitato Organizzatore sarà in grado di confermare se la Rolex Capri Sailing Week si terrà regolarmente. Eventuali aggiornamenti saranno comunicati prontamente agli iscritti."

Il resto del mondo è solo all'inizio della storia. Possibile aspettarsi revisioni dei calendari seguenti: Mondiale 470 a Palma dal 13 marzo (imminente!), Europeo 470 a Hyeres (dal 5 maggio), Europeo RSX ad Atene (dal 10 maggio), e per concludere con gli attesissimi Europei Nacra 17, 49er e FX in Italia, tra Malcesine e Riva del Garda a partire dall'11 maggio. Il problema in questi casi non sarebbero tanto le date (tra due mesi almeno il picco dell'emergenza si spera sia superato), quanto la logistica e gli spostamenti di atleti e team da mezzo mondo, in una situazione di blocco dei viaggi da e per l'Italia...

Onestamente, già regatare a Palma appare una forzatura. E World Sailing sta dando una ulteriore e forse definitiva prova della sua incapacità assoluta a gestire e persino a comprendere la vela mondiale. Quello che definiamo spirito civico è anche traslabile come spirito sportivo e in definitiva olimpico: oggi la parola è fermi e tutti a casa. Le Istituzioni sportive internazionali dovrebbero capirlo presto. Senza dimenticare che qualora l'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarasse la Pandemia, le regole cambierebbero e la gestione dell'emergenza sanitaria si sposterebbe dai singoli Stati all'organismo delle Nazioni Unite. Vedremo.

IL VELISTA DELL'ANNO FIV RINVIATO A DATA DA DESTINARSI- Rinviato il premio Velista dell'Anno FIV del 24 marzo a Roma. Previsti arrivi da tutta Italia, già difficile prima, impossibile anzi vietato per decreto adesso. Gli organizzatori hanno scritto questo post social: "In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo u.s. relativo alle misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, ll Velista dell’Anno FIV ha sospeso l’organizzazione della sua 26° edizione in programma per il 24 marzo. L’evento verrà riprogrammato in data da definire."

Speriamo davvero che una nuova data sia possibile anche perchè vorrebbe dire che l'emergenza sanitaria è in via di superamento. Difficile che l'evento possa rifarsi prima dell'estate, forse autunno, magari tra salone nautico e Barcolana si trova l'occasione giusta e il formato si puo' adattare e chissà persino trarne beneficio.

OFFSHORE - A Riva di Traiano, si sa, fanno le cose con una passione e una competenza costanti, da anni. La Roma x 2 è la prima regata d'altomare in Tirreno, invenzione di amici come tra gli altri Paolo Venanzangeli, un circolo che lavora sodo e che vive soprattutto per questa regata e per l'Invernale. Si capisce che per loro rinunciarvi è un danno immenso. A oggi gli organizzatori sono in stand-by, non c'è ufficialmente alcun rinvio o cancellazione. Ma con le regole chiare e inoppugnabili in vigore i dubbi restano tanti. Trovare un'altra data potrebbe esserenuna soluzione che accontenta tutti. Anzi la "Roma Per" potrebbe diventare un simbolo della ripresa velica.

Dall'altra parte, in Adriatico, nella stessa data della Roma x 2 c'era La Ottanta, prima del trittico offshore di Caorle. Al momento l'ipotesi più probabile allo studio è lo slittamento ad altra data più avanti nel calendario.

AMERICA'S CUP, CAGLIARI E DINTORNI - Grosse nubi si addensano sulle World Series di Cagliari, e non meno (anche se nel Regno Unito ostentano indifferenza) su Portsmouth. Con gli AC75 USA e neozelandese in navigazione via nave verso la Serdegna, con velisti e officials preoccupati e in attesa di decisioni. Chi decide se una regata si fa e con quale formato per il pubblico eccetera? Le decisioni spettano con attribuzioni diverse al Challenger of Record e ai team, ma anche alle Istituzioni locali, politiche e sanitarie, in base alla situazione, visto che teoricamente i blocchi allo sport stabiliti dal CONI (che peraltro a oggi non coprono le date di Cagliari) non hanno effetto su eventi gestiti da autorità sovranazionali, come avviene per gli Europei di Calcio in Italia gestiti con l'UEFA.

In tutto questo i team litigano... E' di ieri la notizia che l'Arbitration Panel ha escluso responsabilità di Emirates Team New Zealand in merito a presunte violazioni dei vincoli di confidenzialità, relativi alla controversia sui limiti di vento di qualche mese fa. A portare ETNZ all'organo arbitrale giudicante era stata Luna Rossa. Bell'ambientino...

LE ZONE FIV - Saily pubblicherà nei prossimi giorni una "inchiesta" con le 15 Zone FIV per fare il punto sull'attività, la gestione del calendario, le situazioni più complicate, le comunicazioni a soci di club, atleti, istruttori, la formazione e (sia pure in prospettiva più lunga all'orizzonte) come affrontare la stagione delle scuole di vela. Sperando che per l'estate l'emergenza sia sfumata.

SAILY VI PORTA LA VELA A CASA - Visto che siamo tutti a casa, la nostra redazione sta pensando a una programmazione speciale, tra nuovi e vecchi contenuti, interviste, protagonisti che raccontano cosa fanno,  avventure storie racconti, un modo per essere riferimento della passione velica di chi la vela, per un po', non potrà viverla.

Non scandalizzatevi anche se chiederemo un contributo di solidarietà a tutti i lettori: siamo una vasta community unita da interessi, desideri, stili di vita, legati al mare, al vento, alle onde. Ciascuno in questo momento ha una parte da fare, la nostra è quella di continuare a raccontare la vela.

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