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Barcolana dei sospiri, perfetta Way of Life

BARCOLANA51 PRESENTED BY GENERALI, IL PODIO CHE NON TI ASPETTI

Responsabilità editoriale Saily.it

VIDEO E FOTO GALLERY - Podio senza barche italiane, non riesce il poker ai Benussi, i super-maxi in crisi con un vento fantasma. Percorso ridotto alla Boa 2 (in tutto 5 miglia), la "piccola" Maxi Jena castiga tutti (partenza e trinchetta magica al posto dei frulloni). La regata è tutta qui. Favoriti beffati anche da alcuni outsider. La testimonial di Generali Dee Caffari: "Una regata favolosa, devo tornare!" Il presidente Mitja Gialuz: "Barcolana sorprende sempre!" Commenti di Vincec, Benussi, Clapcich. Festa anche per l'ultimo sull'arrivo

 

Che fatica! Non c'era un alito, ad aiutare una Barcolana festosa e partecipata (la terza della storia oltre quota 2000 barche), mare e cielo a lungo confusi in un lucido plumbeo, senza increspature, senza sospiri. E a ripensarci è un mezzo miracolo che, nei rantoli da Ovest, i vincitori e un bel gruppo di barche abbiano completato le due boe del percorso minimo. Poteva anche andare peggio. B51 "salva", anche se non c'è stato l'arrivo davanti a Piazza Unità, anche se il podio è senza italiani, anche se... La Barcolana resta quello che è, per se stessa e per tutti: la regata più grande del mondo.

Non riesce al Fast and Furio Sailing Team il poker di vittorie nell’edizione 2019 della Barcolana. La striscia vincente dell’equipaggio di Furio Benussi si ferma dopo tre successi consecutivi. Classifica stravolta dalla bonaccia e molte sorprese nelle posizioni di vertice. Meritato successo dello sloveno Way of Life (ex Maxi Jena), davanti al montenegrino Shining e all'altra slovena Skorpio. Il defender Arca SGR ha chiuso al sesto posto, primo nella propria categoria.

MAXI JENA E LA TRINCHETTA MAGICA - Way of Life dell’armatore sloveno Gašper Vinčec ha impiegato un tempo di 1h 54’10’’, per coprire le appena 4,9 miglia del percorso, opportunamente (decisione condivisa da tutti) accorciato alla Boa 2, vincendo così la Barcolana51 presented by Generali. Mentre il team Ewol aveva ormeggiato sulle rive l'altro 90 piedi Morning Glory, di fatto sequestrata con l'intervento della Guardia di Finanza, la storica Maxi Jena ha sconfitto sia l’epica bonaccia che tutti i favoriti della vigilia, grazie a una partenza eccezionale (invece di restare fermi come gli altri negli ultimi due minuti, gli sloveni sono arrivati da dietro tagliando la linea già "lanciati": scelta che col vento leggerissimo si è rivelata perfetta).

Poi è arrivata la furbata di scegliere al meglio la vela di prua, rinunciando ai grandi code zero in favore di una piccola trinchetta windseeker, che ha aiutato l'equipaggio a sfruttare ogni refolo e a tenere una prua sempre più stretta dei rivali, fino a ritagliarsi un notevole e decisivo vantaggio alla prima boa. Il secondo posto è andato a un’altra barca che non ti aspetti, Shining, scafo ultraleggero di Milos Radonjic, seguito dall'RC44 Scorpio di Iztok Krumpak.

PODIO SENZA ITALIANI- Un podio senza barche italiane e decisamente inatteso, dovuto all’assenza di vento, che ha dato ragione agli scafi adriatici e leggeri: in quarta posizione Adriatic Europa con Dusan Puh, in quinta (primo italiano) il Fanatic di Alex Peresson, lasciando Arca SGR, il 100 piedi dei fratelli Benussi in sesta posizione, le donne di Golfo di Trieste con Francesca Clapcich in ottava posizione (precedute da Barraonda (provvidenti-Ferluga) e Portopiccolo Tempus Fugit con Mitja Kosmina in nona posizione.

Gašper Vinčec, il vincitore- “Questa barca con queste condizioni di vento è davvero velocissima. Siamo partiti bene, ho sentito anche alcuni applausi dalle barche vicine, mi hanno fatto sentire a casa. Il vento veniva dalla prima boa e siamo stati fortunati, abbiamo fatto noi la tattica e siamo stati più veloci di tutti. Dopo il Mondiale in Sardegna adesso abbiamo un equipaggio davvero affiatato, con dieci atleti olimpici, sappiamo andare in barca e sappiamo che con questo vento devi scegliere le vele giuste, da qui la scelta iniziale di issare una stay sail. Lì abbiamo capito che potevamo farcela, e mettere la prua con orgoglio davanti a tutti”.

MAXI JENA, LA SOLITA NOTA - Noto in Golfo con il nome di Maxi Jena, vincitore nel 2009, molte volte secondo, Way of Life ha condotto una regata impeccabile rispetto a un vento inesistente, navigando con grande costanza a una velocità massima di tre nodi. Al timone, oltre al Gašper Vinčec, olimpionico in classe Finn (Atene 2004 e Pechino 2008), si sono succeduti nelle diverse andature e sempre in massima concentrazione Zan Luka Zelko, giovane promessa della vela slovena, già qualificato in classe Laser per le Olimpiadi di Tokyo, e il “super coach" sloveno, papà agonistico di numerosi campioni, Neno Viali. A bordo, in questa trionfale vittoria costruita metro su metro, anche il campione di sloveno di ciclismo Primož Roglič, vincitore della Vuelta.

Il defender Furio Benussi, Arca SGR-“ Eravamo qui per difendere il titolo, ci abbiamo provato dando tutto ciò che era nelle nostre possibilità in condizioni molto complicate per il nostro 100 piedi. Abbiamo ottenuto di fatto il minimo sindacale, in una regata in cui non potevamo chiedere di più a questa barca, su un percorso ridotto a due soli lati, giustamente, per permettere al maggioro numero di barche di tagliare il traguardo. In tale situazione c’era ben poco da inventare tatticamente per noi.

"Finisce un triennio meraviglioso sul campo di regata, non facile a terra, ma sono molto sereno sapendo quale sarà il nostro futuro con Arca SGR che ha un grande potenziale che si deve costruire con molte ore di navigazione, allenamento e regate tra cui ci sarà nuovamente la sfida alla Barcolana il prossimo anno.

"Sono orgoglioso di questo team che voglio ancora una volta ringraziare per l’enorme lavoro fatto negli ultimi tre mesi quelli in cui abbiamo ricostruito e rimesso in acqua uno scafo che era completamente abbandonato e che rappresenta il futuro immediato per il nostro equipaggio. Il ringraziamento mio personale e a nome del Team va anche a tutti i nostri partner che ci affiancano e a One Ocean Foundation che siamo orgogliosi di rappresentare”.

MITJA GIALUZ FELICE- “Una giornata bellissima, Barcolana sorprende sempre - ha commentato il Presidente Mitja Gialuz - col poco vento le barche più grandi non sono riuscite a mettere in acqua tutti i cavalli, è uscita un’outsider capace di partire con la vela giusta e di navigare davvero velocemente senza perdere mai velocità, stando più alti.

"Una Barcolana bellissima, partecipata, mi restano nel cuore le immagini dalla flotta dei velisti che facevano il bagno, di quelli con la chitarra, di quelli che salutavano felici nonostante fossero praticamente fermi, entusiasti e contenti di essere in Barcolana. L’assenza di vento fa uscire le barche più leggere, quelle più invelate, ma quelle anche con un po’ di fortuna in più, e ci ha regalato un podio inaspettato.

"Non avere un vincitore annunciato, avere pretattica, suspance prima della regata sono cose che fanno bene alla manifestazione, ma la cosa migliore è senza dubbio la partecipazione impressionante della città e delle persone a terra, quest’anno forse addirittura superiore all’edizione 50. Anche la scommessa del Villaggio in Piazza Unità è stata sicuramente vinta, con tantissimi visitatori soprattutto nel fine settimana”.



SU SAILY TV IN ARRIVO LA BARCOLANA RIVISSUTA IN DIRETTA DAL MARE: "VIAGGIO AL CENTRO DELLA FLOTTA"

GENERALI, DA 40 ANNI A FIANCO DELLA BARCOLANA- “La Barcolana regala sempre un’esperienza diversa: dal mare alla terra è una festa dello sport e della comunità - ha commentato il Presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola– il colpo d’occhio sul muro delle oltre duemila vele e delle Rive gremite di appassionati è il miglior commento al successo di questo evento.” Galateri ha regatato a bordo dello Swan 90 Woodpeaker Cube con a bordo la testimonial Dee Caffari, insieme ai componenti del Consiglio di Amministrazione di Generali. La compagnia, presenting sponsor della regata, è da oltre 40 anni a fianco della manifestazione.

DEE VUOLE TORNARE- “La Barcolana 51 è stata straordinaria, pazza, favolosa - ha dichiarato Dee Caffari, testimonial dell’evento - c’erano così tante barche! Ma purtroppo il vento era davvero molto leggero quindi non siamo riusciti a finire il percorso perciò devo assolutamente tornare l’anno prossimo.”

Il comitato di regata, visto il “non vento”, che nel suo massimo picco ha soffiato fino a 3 nodi, ha scelto di interrompere la Barcolana alla seconda Boa, dove fino alle 17 - anche per concorrere al premio per l’ultimo classificato - sono transitate le imbarcazioni e gli equipaggi che hanno sconfitto la bonaccia in grande allegria, in una città vestita a festa per la regata.

L’ULTIMO CHIUDA LA PORTA- E’ un equipaggio composto da medici dentisti serbi, montenegrini e italiani (dalla Brianza) l’ultimo arrivato di Barcolana51 presented by Generali. Il team, a bordo del Comet 50 Xeinos, ha tagliato il traguardo pochi secondi prima delle 18, accolto dal presidente della Società velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, e dal responsabile internazionalizzazione della Barcolana, Dean Bassi. Con un gommone, il presidente si è recato al traguardo per festeggiare con l’ultimo, al quale va il nuovo trofeo, presentato nei giorni scorsi, che sottolinea lo spirito originario dell’evento. “E’ stato un vero piacere festeggiare con l’ultimo al traguardo - ha detto Gialuz - il clima a bordo era eccezionale, e abbiamo condiviso un bellissimo momento di grande passione per lo sport e per il mare”.

Milos Radojić, Shining, il secondo classificato-“Sono realmente entusiasta di questo successo odierno non aspettato, però sperato e voluto, visto l’allenamento fatto nei mesi scorsi. La scelta di partire verso Miramare sembrava non aver pagato fino a ben oltre la metà del primo lato, tanto che nemmeno a bordo sembravano confidare in un così splendido risultato finale. Shining è la quarta barca sulla quale navighiamo insieme e ci conosciamo quasi tutti da bambini, quando abbiamo cominciato a regatare insieme nelle classi olimpiche, tra gli amici anche Peter Podunavac, velista, velaio e ottimo conoscitore del golfo di Trieste.”

RAGAZZE, BUONA LA PRIMA- Seguite da molti tifosi, acclamate come la grande novità di questa edizione, la barca 100% Donne ha dato battaglia e sfruttato al massimo il mezzo a disposizione. Le campionesse di Golfo di Trieste dopo una partenza difficile che le ha viste impiegare più del previsto col vento impalpabile a divincolarsi dalla "nuvola" di tante barche attorno, hanno regatato con grinta e precisione, restando nella scia degli avversari previsti alla vigilia, e alla fine è riuscita persino a mettere dietro il 100 piedi Tempus Fugit.

Francesca Clapcich, skipper di Golfo di Trieste, al termine della regata ha dichiarato: “La Barcolana è una grande festa per Trieste e lo è stata anche per noi. É stata anche la prima regata su Golfo di Trieste per tutto il team, sicuramente non conoscevamo ancora bene la barca, ma è stato il primo passo per i progetti futuri a cui stiamo lavorando. Le condizioni meteo di quest’anno sono state certamente impegnative con pochissimo vento, quasi nullo, ma questo vale per tutti. In partenza probabilmente ci siamo posizionate troppo presto e non siamo riuscite ad accelerare al colpo di cannone.

"La nostra velocità in alcuni momenti è stata buona in altri meno. Siamo comunque soddisfatte di aver chiuso nei primi dieci in classifica generale. Abbiamo avuto poco tempo per provare la barca e per allenarci insieme. A parte il risultato, penso e spero che anche da fuori si sia percepito che il team è professionale: a bordo siamo un gruppo internazionale di 21 veliste, ognuna di noi ha un ruolo preciso, sa esattamente cosa fare e contribuisce con la sua esperienza alla crescita comune”.

Parla ancheClaudio Demartis, general manager di Golfo di Trieste, queste le sue impressioni al temine di una regata vissuta con intensità dal gommone appoggio del team:“Sono orgoglioso di avere un gruppo di veliste come quello che fa parte di Golfo di Trieste. Abbiamo fatto una discreta regata, sicuramente abbiamo pagato il fatto di essere arrivati all’ultimo minuto e di aver potuto navigare poco insieme. Si può fare sicuramente meglio, ma la base di partenza è molto buona e incoraggiante. È stata una bella festa del mare sia a terra che in acqua. I miei complimenti a Way of Life e Vinčec Gašper che ha fatto veramente una regata perfetta”.

I primi 20 classificati:

1 Way of Life - Sailing Planet

2 MM Shining -

3 Scorpio - JK Izola

4 Adriatic Europa Valicelli - JK Piranski Zaliv

5 Fanatic - S.T Sport del Mare

6 Arca SGR - Società Velica di Barcola e Grignano

7 Barraonda Confartiginato FVG - Società Velica Oscar 8 Cosulich

8 Golfo di Trieste - Società Nautica Pietas Julia

9 Portopiccolo Tempus Fugit - Yacht Club Portopiccolo

10 Cleansport one - Cartubi

11 Idrusa Calvi Network - Circolo Vela Brindisi

12 Anywave - Safilens - Diporto Nautico Sistiana

13 Pegaso - LNI Sezione Vela La Spezia

14 Furiosa 2

15 Ancilla Domini - Yacht Club Adriaco

16 Riedl Aerospace -

17 Green Dragon - SCTWV

18 Brava - GDV LNI Monfalcone

19 The Big Wave - CV Toscolano Moderno

20 W Medeleine - Società Velica Oscar Cosulich

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