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endlessgame primo, "regata durissima"

Garmin Roma per 2 in pieno svolgimento

Responsabilità editoriale Saily.it

Il Cookson 50 endlessgame primo in tempo reale alla Garmin Roma per Tutti con il tempo di 3 giorni, 3 ore, 40 minuti e 3 secondi. Il racconto dei velisti. Stefano Pelizza: "Regata durissima, abbiamo rotto subito la drizza della randa"

 

La marcia di avvicinamento di Endlessgame, Cookson 50 di Pietro Moschini, alla Rolex Fastnet, mitica regata offshore con tratto atlantico, che il team correrà il prossimo agosto, è iniziata con un assaggio duro alla Garmin Roma per Tutti. La barca ha tagliato il traguardo con Pietro D'Alì al timone e conquistato la Line Honours della Garmin Marine Roma per Tutti alle 15:55:03 di martedì 9 aprile e completando il percorso delle 535 miglia da Riva di Traiano a Lipari e ritorno, in 3  giorni, 3 ore, 40 minuti e 3 secondi.

Dopo la cavalcata verso Lipari, l’equipaggio, composto da Pietro Moschini, Giuseppe Puttini, Pietro D'Alì, Stefano Pelizza, Pierluigi Fornelli, Andrea Ballico, Stefano Selo, Mario Noto, Giovanni Buono, Francesco Izzo e Giuseppe Filippis, ha  dovuto affrontare una risalita con tanta bolina, in un mare formato e con un vento che ha raggiunto anche i 30 nodi.

“Una regata durissima – commenta Stefano Pelizza – iniziata con la rottura della drizza della randa dopo Ventotene che ci ha fatto navigare per 9 ore senza randa e solo con il fiocco 4, non potendo  ripararlo di notte per rimanere in sicurezza. La risalita è stata molto faticosa, con tanto vento e un fastidiosissimo e potente mare formato. Abbiamo fatto tanta ma tanta bolina e abbiamo patito tanto…ma tanto freddo. E’ stata un’edizione della Roma veramente dura”. 

Notte terribile: nove ore senza randa - La terza notte di navigazione (la Roma per Tutti è partita alle 12:15 di sabato 6 aprile) è stata un incubo per il Red Devil Sailing Team. "Dopo avere passato l'isola di Ventotene abbiamo rotto la drizza della randa", racconta Stefano Pelizza, navigatore di endlessgame. "Per nove ore, dalle 22 alle 7 della mattina di oggi, abbiamo navigato di bolina solo con il fiocco (il 4, ndr)".

Aggiunge il tattico Pierluigi Fornelli: "Le condizioni di mare e di vento erano troppo rischiose per riparare l'avaria nel buio della notte. Abbiamo privilegiato la sicurezza delle persone a bordo alle prestazioni della barca e abbiamo rimediato all'inconveniente con le prime luci del giorno. Certo, solo con il fiocco abbiamo navigato a velocità ridotta per diverse ore, permettendo ai nostri avversari di guadagnare qualcosa su di noi. Il resto della regata lo abbiamo portato a termine con la randa ovviamente non perfettamente a segno".

Tutto l'equipaggio di endlessgame ha affrontato la situazione con prontezza (per la cronaca, a salire in testa d'albero è stato il prodiere Francesco Izzo). Da Riva di Traiano a Lipari, endlessgame (che regata con i colori del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli) ha navigato in condizioni tranquille. Nella risalita verso Riva di Traiano il vento si è rinforzato e al passaggio di Capri è arrivato a 28-30 nodi d'intensità. Ottanta miglia dopo il passaggio di Lipari, il Cookson 50 endlessgame ha iniziato a navigare sempre di bolina, con mare formato e vento forte, fino al traguardo di Riva di Traiano.

Tutti i principali avversari di endlessgame, Sexi Too, TestaCuore e Mesogeios, sono stati infatticostretti al ritiro per i danni causati dal maltempo.

Ed alle spalle di endlessgame, la lotta si fa serrata, con Muzika 2, X442 di Simone Taiuti, e Sir Biss, Sidney 39 di Giuliano Perego, che sono a circa 70 miglia da Riva di Traiano, in vantaggio su Podracer, GS34 Race di Giovanni Manni,  Andromeda, Elan 400 di Michele Manzoni,  e O’ Guerriero, Comet 41S di Alessandro Ciofani e Annamaria Gallelli.

Conclusa intanto una entusiasmate edizione della Riva per2/perTutti vinta da Anemos First 40.7 di  Alessandro Porcelloni e Luca Cesari, che ha preceduto in classifica (ancora provvisoria), Gordon, Elan 410 di Sergio Lippolis , unico equipaggio in doppio, e Kika 2, Elan 410 di Nicolò Stefano.

Per Anemos una bellissima prova, non sempre semplice, come ci spiega Alessandro Porcelloni:” Siamo partiti subito bene, con la barca che andava, il vento giusto, un  equipaggio sempre sul pezzo, motivato, che ha dato sempre il 100% di notte, di giorno, nel meteo, nella strategia, nella tattica. Il risultato è stato frutto dell’impegno di tutti e della nostra coesione. Il tempo è stato clemente per tutta la discesa verso Ventotene, ma un po’ difficile l’uscita dal cancello di Ventotene, con un po’ di sud ovest e di onda contro. E’ stato un passaggio un po’ tecnico, che però siamo riusciti a fare bene. Poi c’è stato il momento fondamentale davanti a Ponza, con l’indecisione su dove passarla. Abbiamo deciso di farlo all’interno scalettando un pochino, ma era un’area abbastanza estesa. La parte più complicata è stata quella davanti ad Ostia, il momento più tattico di tutta la regata. Fuori c’era un maestrale che non ti aiutava nella risalita, mentre a terra il vento moriva. C’era un punto di mezzo, proprio dove i due venti si contrastavano, che ci ha permesso di trovare il compromesso giusto. E’ stata una bella risalita con 16/18 nodi di maestrale che però non aveva tanta onda e faceva camminare bene la barca anche a 7 nodi”.

Responsabilità editoriale di Saily.it