Sono aziende agricole che si occupano di allevamento di bestiame gli ultimi tre destinatari di interdittiva antimafia in Valle d'Aosta e che quindi non possono al momento lavorare con la pubblica amministrazione. Si tratta di provvedimenti disposti dalla questura di Aosta a partire dal 2017. Con la recente modifica del codice antimafia - che inserisce tra gli elementi che possono portare all'interdittiva anche il reato di truffa ai danni dello stato e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche - alcune aziende si sono trovate in queste condizioni a seguito di condanne penali.
Per superare l'interdittiva, i condannati devono ottenere la riabilitazione penale e poi chiedere la revoca del provvedimento amministrativo. Le altre sei interdittive disposte dal 2015 riguardano soprattutto imprese edili o di movimento terra.