Catalogate oltre 3 mila opere
salvate dalle macerie del terremoto in Umbria. Fanno parte delle
circa 6 mila ricoverate nel deposito regionale di Santo Chiodo
di Spoleto fin dai primi giorni successivi al sisma del 24
agosto 2016. A occuparsi della schedatura sono cinque giovani
catalogatori umbri che da un anno a questa parte stanno
attribuendo codici e riferimenti anche ai frammenti più piccoli.
"E' un lavoro imponente - racconta all'ANSA la soprintendente
alle Belle arti dell'Umbria, Marica Mercalli - e soprattutto
importante. Grazie a questa catalogazione, che si aggancia con
le schede conservative realizzate dai restauratori, saremo in
grado di procedere più speditamente alla ricostruzione delle
opere danneggiate, un esempio su tutti saranno gli affreschi
della chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia". Che continua
ad essere un laboratorio in evoluzione e al tempo stesso un
modello per la fase della ricostruzione post emergenza.
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