La caccia al tesoro diventa robotica
per avvicinare le nuove generazioni alla scienza e all'utilizzo
delle nuove tecnologie. Il Festival internazionale della
robotica, che si è aperto ieri a Pisa, nelle intenzioni degli
organizzatori, si rivolge anche a un pubblico di giovani e di
giovanissimi, proponendo una serie di competizioni e giochi che
uniscono il divertimento all'approccio con le discipline
scientifiche. Il primo appuntamento è stato dedicato alla caccia
al tesoro, ospitata alla Stazione Leopolda.
Alle squadre era richiesto di programmare i propri robot, a
forma di api, per farli muovere su un tabellone e farli arrivare
per prime al 'Tesoro dei pirati'. La sfida consisteva nel saper
impartire i giusti comandi alle api-robotiche e prevedere
correttamente il percorso più rapido per arrivare a
destinazione. E' un gioco che nasconde elementi di complessità,
adattati alle conoscenze dei bambini, con l'obiettivo di far
loro prendere confidenza con le nuove tecnologie, impartendo
loro 'ordini', quindi in maniera attiva e propositiva, senza
limitarsi a utilizzare un videogioco o lo smartphone con
atteggiamenti che non prevedono sfide (sia pure minimali) di
carattere scientifico. Alla caccia al tesoro robotica hanno
risposto oltre 100 bambini, con i loro genitori che invece hanno
visitato l'expo di robot della Leopolda: dal 'plantoide', il
primo robot pianta al mondo sviluppato all'Istituto italiano di
tecnologia, al robot soffice che esplora i fondali marini, nato
all'Istituto di biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa agli
automi capace di rendere meno faticosi compiti da svolgere sul
luogo di lavoro. Il cartellone di eventi e competizioni è
organizzato da Great Robotics, azienda spinoff della Scuola
Sant'Anna.
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