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Toscana

Toscana Tech, i 40 progetti in vetrina

Da sensori medici o 'salva bici', finanziati da Fesr

Redazione ANSA FIRENZE

Innovazioni in grado di facilitare la vita di tutti i giorni e renderla più sicura, ma anche aiutare l'economia (e l'ambiente) protagoniste alla seconda edizione di Toscana Tech, la due giorni di incontri, workshop, seminari su digitalizzazione e Industria 4.0 ma anche aziende e start up in mostra, con i loro, prototipi, in programma il 19 e 20 novembre a Firenze, a Palazzo dei Congressi-Villa Vittoria.

In vetrina a Toscana Tech, nel percorso espositivo '40 imprese 40', quaranta progetti che la Regione Toscana ha finanziato grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

Tra questi i sensori per le biciclette del progetto 'SaveMyBike' (capofila la pisana Tages), testati da alcuni mesi a Livorno e presto forse anche a Pisa e Lucca, che avvertono il proprietario della 'due ruote' se qualcuno la sposta dal parcheggio sicuro dove è stata lasciata (sempre che il posteggio sia tecnologicamente attrezzato) oppure quelli, nascosti, che possono aiutare le forze dell'ordine a rintracciare lo stesso proprietario della bicicletta di cui è stato denunciato il furto, grazie a una app e a un rilevatore che potrebbe essere installato anche ai varchi elettronici del centro storico di una città chiusa da mura. Il progetto, sviluppato con il dipartimento di ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa, è stato l'unico finalista italiano ai Regiostars 2018, che premia le migliori iniziative sviluppate con i fondi comunitari.

Dai sensori all'economia circolare, ecco il modo per riciclare ad esempio il vetroresina, materiale assai utilizzato fin dagli anni Cinquanta e che per il 90% finisce in discarica o negli inceneritori: la Korec di Bientina (Pisa) ha inventato e brevettato un processo, economicamente vantaggioso, che permette recuperi fino al 99% della fibra di vetro e soprattutto fino all'85% della resina. Messo in opera anche un impianto pilota: prossimo passo la realizzazione di un impianto industriale.

A Toscana Tech anche la tecnologia che aiuta la medicina: grazie ad Aircardio, consorzio che vede leader Gpi e che coinvolge Università di Pisa e Fondazione Monasterio, sensori medici non invasivi permetteranno, ad esempio, di monitorare a distanza, anche da casa, lo stato di salute di pazienti con cardiopatie congenite pediatriche che si sono sottoposti a ricoveri o ad interventi. Un dispositivo si applica al petto e fa l'elettrocardiogramma di continuo, l'altro si mette al dito e controlla la saturazione dell'ossigeno. Il vantaggio è che i bambini sono a casa e non c'è bisogno di tenerli all'ospedale, perchè un medico specialista controllerà da remoto il loro stato di salute. Il sistema aiuterà a valutare l'impatto della terapia e a meglio programmare le visite di controllo. Ma offrirà, naturalmente, anche maggiore serenità alle famiglie.

A '40 imprese 40' poi il progetto Inasse (capofila l'aretina Seco) che offre la possibilità alle piccole e medie aziende di aumentare la propria produttività aziendale collegando in rete i propri prodotti: una soluzione IoT completa, l'internet delle cose, senza bisogno di ingenti investimenti iniziali.

C'è poi l'intelligenza artificiale che si presta ad aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro: è il progetto Logis di Pitom di Navacchio, che grazie al sistema già usato sulle auto di ultimissima generazione per il riconoscimento dei pedoni è in grado di aiutare chi conduce mezzi di movimentazione nei porti o nei magazzini ad incidenti che spesso possono essere mortali.  Il sistema accresce la visuale degli operatori, riconosce le persone che si muovono vicino al macchinario, lo segnala al conducente e, quando la distanza diventa minima, può assumere il controllo e bloccare il mezzo. I primi test si sono svolti a Livorno. Proseguono a Voltri in Liguria, ma riguardano un'ulteriore evoluzione. La tecnologia è già presente su alcuni macchinari in commercio. Logis ha vinto il bando Por-Creo 2012 Ricerca e Sviluppo promosso dalla Regione Toscana.


Tra i progetti il trattore elettrico in grado di adattarsi a più lavori grazie ad un set di accessori dedicati. Silenzioso e rispettoso dell'ambiente, è in grado di muoversi anche all'alba nei parchi cittadini senza paura di svegliare i residenti. Non inquina e le batterie ricaricabili di cui è dotato lo rendono autonomo per almeno quattro ore. Il progetto arriva da lontano. All'azienda Dal Morino di Caprese Michelangelo ci hanno iniziato a lavorare nel 2010. Nel 2018 si è affiancata l'università di Firenze. Rino è già in produzione da un anno e sono stati venduti i primi trentacinque esemplari.


All'agricoltura guardano anche alla Pure Power Controll di Navacchio, dove stanno testando sensori ad ultrasuoni da montare sui trattori per ‘fotografare' come un sonar il volume di una vigna ad esempio e decidere, pianta per pianta, filare per filare, il giusto trattamento di concimi od acqua per un'agricoltura di precisione. Il finanziamento europeo ha permesso di pagare per metà un'assegnista di ricerca.

Dai campi alla cellulosa per produrre carta. L'Advanced Microwave Engineering di Firenze ha già messo in funzione sensori, collegati ad un hub, in grado di misurare elettronicamente l'umidità dei fogli e farlo a distanza, monitorando ad esempio da Firenze i macchinari in funzione in Svezia o in Francia. In tempo reale. Questo permette naturalmente anche di risparmiare sui consumi.

C'è il progetto sviluppato dalla Leonardo (azienda ad alta tecnologia dell'industria dell'aerospazio) che prevede lo sviluppo di spettrometri di nuova generazione per satelliti di piccole dimensioni ma con prestazioni di alto livello, che in pratica potranno riprendere vaste aree di territorio e contemporaneamente analizzarne il terreno per monitorarlo. Un modo per riconoscere macchie di sostanze inquinanti in mare, verificare lo stato di salute delle foreste o le condizioni di siccità in campi coltivati.

La ResilTech presenta Sister, un nuovo sistema destinato alla sicurezza dei sistemi tramviari tradizionali. I-READ 4.0 è un sistema integrato per la gestione efficiente di magazzini estesi, più grandi di 10 mila metri quadri, e ad alto indice di rotazione, sviluppato in ottica industriale 4.0, in collaborazione con vari partner e il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa. Grazie a sensori posti sui mezzi in movimentazione e una unità centrale in grado di elaborare i dati e trasmetterli al sistema di controllo, si possono gestire le merci in tempo reale. Si tratta, particolare non indifferente, di una soluzione anche a basso costo e flessibile.

C'è Sensornauta, drone speciale, con un grado di automazione superiore ai sistemi in commercio. Grazie ad un radar può muoversi da solo ed evitare il rischio di possibili collisioni: utile per l'agricoltura di precisione, il monitoraggio ambientale, il rilievo di terreni, edifici e opere civili, ma anche per la sorveglianza o in operazioni di polizia, soccorso, antincendio e protezione civile.

Dai droni alle api nell'era digitale. Un progetto portato avanti dall'associazione dei produttori apistici toscani, l'Università di Firenze e la Fondazione per il clima e la sostenibilità ambientale va in soccorso di chi fa apicoltura nomade, ovvero chi ha la sede in una zona e gli alveari in un'altra. Sensori raccolgono dati umidità, la temperatura, il peso dell'alveare ed altri parametri e permettono il controllo a distanza. Una sessantina sono già in rete in questa fase sperimentale.

E poi, infine, ancora le biciclette e le moto. La Carbon Dream di Tavarnelle, in provincia di Firenze, presenta un casco con tessitura di nanotubi al carbonio. L'azienda già produceva caschi per la Formula uno. Questi, leggerissimo ma estremamente resistenti, sono rivolti a chi usa la moto per turismo e svago. A Toscana Tech hanno portato anche una bicicletta realizzata con materiali innovativi, a base di lino, cotone e carbonio. A vedersi sempre un telaio di tessuto di jeans, ma è quattro volte più resistente dell'acciaio. L'e-bike si rivolge ad un mercato di fascia alta.

 


   

Tra i progetti il trattore elettrico in grado di adattarsi a più lavori grazie ad un set di accessori dedicati. Silenzioso e rispettoso dell'ambiente, è in grado di muoversi anche all'alba nei parchi cittadini senza paura di svegliare i residenti. Non inquina e le batterie ricaricabili di cui è dotato lo rendono autonomo per almeno quattro ore. Il progetto arriva da lontano. All'azienda Dal Morino di Caprese Michelangelo ci hanno iniziato a lavorare nel 2010. Nel 2018 si è affiancata l'università di Firenze. Rino è già in produzione da un anno e sono stati venduti i primi trentacinque esemplari.

All'agricoltura guardano anche alla Pure Power Controll di Navacchio, dove stanno testando sensori ad ultrasuoni da montare sui trattori per ‘fotografare' come un sonar il volume di una vigna ad esempio e decidere, pianta per pianta, filare per filare, il giusto trattamento di concimi od acqua per un'agricoltura di precisione. Il finanziamento europeo ha permesso di pagare per metà un'assegnista di ricerca.

Dai campi alla cellulosa per produrre carta. L'Advanced Microwave Engineering di Firenze ha già messo in funzione sensori, collegati ad un hub, in grado di misurare elettronicamente l'umidità dei fogli e farlo a distanza, monitorando ad esempio da Firenze i macchinari in funzione in Svezia o in Francia. In tempo reale. Questo permette naturalmente anche di risparmiare sui consumi.

C'è il progetto sviluppato dalla Leonardo (azienda ad alta tecnologia dell'industria dell'aerospazio) che prevede lo sviluppo di spettrometri di nuova generazione per satelliti di piccole dimensioni ma con prestazioni di alto livello, che in pratica potranno riprendere vaste aree di territorio e contemporaneamente analizzarne il terreno per monitorarlo. Un modo per riconoscere macchie di sostanze inquinanti in mare, verificare lo stato di salute delle foreste o le condizioni di siccità in campi coltivati.

La ResilTech presenta Sister, un nuovo sistema destinato alla sicurezza dei sistemi tramviari tradizionali. I-READ 4.0 è un sistema integrato per la gestione efficiente di magazzini estesi, più grandi di 10 mila metri quadri, e ad alto indice di rotazione, sviluppato in ottica industriale 4.0, in collaborazione con vari partner e il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa. Grazie a sensori posti sui mezzi in movimentazione e una unità centrale in grado di elaborare i dati e trasmetterli al sistema di controllo, si possono gestire le merci in tempo reale. Si tratta, particolare non indifferente, di una soluzione anche a basso costo e flessibile.

C'è Sensornauta, drone speciale, con un grado di automazione superiore ai sistemi in commercio. Grazie ad un radar può muoversi da solo ed evitare il rischio di possibili collisioni: utile per l'agricoltura di precisione, il monitoraggio ambientale, il rilievo di terreni, edifici e opere civili, ma anche per la sorveglianza o in operazioni di polizia, soccorso, antincendio e protezione civile.

Dai droni alle api nell'era digitale. Un progetto portato avanti dall'associazione dei produttori apistici toscani, l'Università di Firenze e la Fondazione per il clima e la sostenibilità ambientale va in soccorso di chi fa apicoltura nomade, ovvero chi ha la sede in una zona e gli alveari in un'altra. Sensori raccolgono dati umidità, la temperatura, il peso dell'alveare ed altri parametri e permettono il controllo a distanza. Una sessantina sono già in rete in questa fase sperimentale.

E poi, infine, ancora le biciclette e le moto. La Carbon Dream di Tavarnelle, in provincia di Firenze, presenta un casco con tessitura di nanotubi al carbonio. L'azienda già produceva caschi per la Formula uno. Questi, leggerissimo ma estremamente resistenti, sono rivolti a chi usa la moto per turismo e svago. A Toscana Tech hanno portato anche una bicicletta realizzata con materiali innovativi, a base di lino, cotone e carbonio. A vedersi sempre un telaio di tessuto di jeans, ma è quattro volte più resistente dell'acciaio. L'e-bike si rivolge ad un mercato di fascia alta.


   

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