Era bambino, la famiglia fu
trucidata in Nigeria, lui sopravvisse ma venne torturato e perse
l'uso di una mano. Ora ha 25 anni e all'ospedale San Jacopo di
Pistoia gli è stata ricostituita la funzionalità dell'intero
arto offeso da parte dell'équipe chirurgica del dottor
Piergiuseppe Zampetti e di Serena Puccini, del servizio di
chirurgia della mano. Grazie a questo intervento ora un
nigeriano potrà afferrare qualsiasi oggetto, scrivere e, un
domani, anche svolgere lavori manuali. Il paziente era stato
segnalato dai servizi sociali del Comune di Pistoia per i
problemi causati da ustioni che aveva riportato da bambino nelle
torture. Aveva la mano completamente devastata e la pelle,
ritraendosi, aveva causato la lussazione delle quattro dita
lunghe. I chirurghi hanno ricostruito le falangi e riportato in
posizione fisiologica le dita retratte; è stato necessario
amputare un dito poi servito per l'autotrapianto. In fase di
dimissione gli è stato applicato un tutore.
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