Il tribunale di Tarragona, in
Spagna, riapre il caso degli studenti dell'Erasmus morti
nell'incidente del pullman su cui viaggiavano il 20 marzo 2016.
Morirono 13 giovani fra cui sette italiani. I magistrati hanno
accolto il ricorso dei genitori contro l'archiviazione, la
seconda, stabilita dal giudice istruttore di Amposta. A
confermare la riapertura del caso è Gabriele Maestrini, padre di
Elena, figlia unica, la studentessa di Gavorrano (Grosseto)
morta nell'incidente. Il tribunale di Amposta lo scorso
settembre, aveva archiviato le accuse contro l'autista che
guidava il pullman: secondo il giudice non c'erano sufficienti
indizi per accusarlo sotto il profilo penale rinviando tutto ad
un'eventuale causa civile. Decisione contro cui i genitori hanno
presentato il nuovo ricorso. "Dopo 815 giorni di angoscia e
disperazione - commenta il padre di Elena Maestrini su Fb - il
nostro ricorso è stato accettato ma alla giustizia spagnola
occorrono altri mesi, per acquisire altri documenti".
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