Il feretro di Franco Zeffirelli è
arrivato a Palazzo Vecchio, dov'è stata allestita la camera
ardente, accolto dal lungo applauso di una folla di qualche
centinaio di persone, che si è radunata sull'Arengario, in
piazza Signoria. La camera ardente, nel Salone dei Cinquecento,
sarà aperta fino alle 23, e poi il 18 giugno, dalle 9.00 alle
10.30. I funerali in Duomo sono fissati per le 11.00 del 18.
Da Roma il feretro di Zeffirelli è arrivato intorno alle
11.10, accolto dal sindaco Dario Nardella e dal prefetto Laura
Lega, con i figli adottivi del regista, Luciano e Pippo:
quest'ultimo ha posato sulla bara una sciarpa della Fiorentina.
Nel Salone il gonfalone, la giunta comunale e lo squillo delle
chiarine: queste hanno poi lasciato il posto ad arie di Maria
Callas, il sottofondo musicale scelto per la camera ardente. Su
un grande schermo scorrono immagini di ritratti di Zeffirelli.
Fra i primi in fila, il soprintendente del Maggio Cristiano
Chiarot, Ermanno Daelli, Toni Scervino e Francesco Ghirelli.
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