Non aver fronteggiato con
sufficiente fermezza quelli che egli chiama "i ricatti e le
prepotenze" di Bruxelles nei negoziati sul divorzio fra Gran
Bretagna e Ue. E' l'accusa che l'ex ministro per la Brexit,
Dominic Raab, muove oggi - dalle colonne del Sunday Times e in
un'intervista a un talk show domenicale della Bbc - a Theresa
May, spiegando le sue dimissioni di giovedì scorso in polemica
contro l'intesa con i 27 patrocinata dalla premier Tory.
"Avremmo dovuto rivolgerci con molta onestà al Paese e dire
che non potevamo accettare di essere corrotti, di subire ricatti
o prepotenze, che eravamo pronti ad abbandonare il tavolo", ha
recriminato Raab. "Io penso che ciò che è mancato siano stati la
volontà politica e la risolutezza" di fronte agli interlocutori,
ha proseguito, dicendo di non essere "sicuro che il nostro
messaggio sia mai arrivato" e mettendo in guardia dal dare la
sensazione di un Regno Unito "che abbia paura della sua ombra".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA