La Biennale Arte abbraccia la
complessità. Anzi, vuole diventarne il principale 'alleato'. E'
il manifesto con il quale si presenta Rulph Rugoff, il curatore
della Biennale 2019, in programma dall'11 maggio al 24 novembre
del prossimo anno, presentato dal presidente Paolo Baratta a Ca'
Giustinian. "May you live in interesting times" (che tu possa
vivere in tempi interessanti) è il titolo della kermesse. Si
tratta di un 'finto' proverbio cinese, in voga nella politica
degli Trenta e negli anni Sessanta: "Non c'è dubbio che i nostri
tempi 'siano interessanti' - ha detto Rugoff - Le cose cambiano
in modo imprevedibile, con mutamenti di governo che nessuno
avrebbe previsto, la Brexit è stata inaspettata, gli Usa hanno
eletto un presidente che nessuno pronosticava, in Europa sono
nati governi proto fascisti, non succedeva dagli anni Trenta".
L'intento di Rugoff è combattere il modello imposto di
discussione polarizzata. "L'arte - dice - ci dona gli strumenti
per sperimentare e percepire la complessità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA