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Tour: bis Groenewegen in volata al veleno, ora il pavè

Greipel e Gaviria 2/o e 3/o poi retrocessi, Van Avermaet leader

 Dylan Groenewegen concede il bis al Tour de France e, dopo la tappa di ieri a Chartres, fa suo anche l'arrivo dell'8/a tappa della 'Grand Boucle' da Dreux ad Amiens Metropole di 181 km. Tutto come ieri, insomma, salvo una corsa decisamente più corta, la caduta in gruppo a una ventina di km dall'arrivo che ha penalizzato soprattutto Daniel Martin, arrivato sul traguardo con un ritardo di 1'15" e una volata dai colpi proibiti. L'olandesone della Lotto-Nl Jumbo, in 4h.23'36", intanto regolava, al termine di una volata molto 'accesa' il tedesco Andrè Greipel (Lotto Soudal) e il colombiano Fernando Gaviria (Quick Step Floors), con questi ultimi due protagonisti di diversi colpi proibiti al limiti del dovuto e poi retrocessi dalla giuria all'ultimo posto del loro gruppo, a vantaggio di Peter Sagan e John Degenkolb che diventano rispettivamente secondo e terzo.

Sul traguardo dell'Alta Francia, e nel giorno della festa nazionale (e con i corridori transalpini ancora una volta a bocca asciutta), il ciclista dei Paesi Bassi è apparso ancora una volta una spanna al di sopra gli altri, mettendo in fila il fior fiore degli sprinter, tra gli altri Peter Sagan, quarto, e Degenkolb, quinto. In una tappa che non prometteva davvero sorprese, la maglia gialla resta per il sesto giorno consecutivo sulle spalle del belga Greg Van Avermaet (Bmc). L'altimetria d'altronde parlava chiaro, con due soli Gpm di quarta categoria e collocati nella parte iniziale della tappa che portava i corridori da Dreux ad Amiens Metropole, poi basta. Così, senza nemmeno il vento della Piccardia a dar troppo fastidio, ne hanno approfittato ancora una volta i velocisti, di fatto, unici protagonisti di una tappa di transizione.

La cronaca della corsa è tutta qui, con l'unica azione degna di nota della giornata, promossa da Minnaard e Grellier, partita al 30mo chilometro e rimasta viva fino a una decina di chilometri dal traguardo, senza però mai dare l'impressione di una fuga vincente. Così l'unico brivido della giornata è arrivato a 17 chilometri da Amiens, complice una caduta di gruppo nella quale sono rimasti coinvolti, tra gli altri, Daniel Martin e Julien Alaphilippe che hanno poi pagato con 1'15" di ritardo. Per i numeri, in classifica Van Avermaet ha guadagnato un secondo sugli avversari passando terzo sul traguardo volante. Archiviata la prima settimana di corsa, adesso il Tour entra nel vivo e i corridori pensano già alla tappa di domani con la temuta 9/a frazione, la Citadelle d'Arras-Roubaix, di 156,5 chilometri, dei quali ben 21 sul 'mitico' pavè. Lunedì, poi, la carovana gialla osserverà un giorno di riposo (il primo, l'altro è calendarizzato il 23 luglio) ad Annecy prima delle salite e delle montagne vere. Da martedì si farà infatti sul serio, con la scalata del 'Le Grand Bornand'.

   

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