"Non penseremo mica
di vincere facile contro il Verona che ha appena messo in
difficoltà anche la Roma?". Gian Piero Gasperini chiama alle
armi la sua Atalanta contro la squadra rivelazione del
campionato: "Non è che risparmiandoci sabato avremmo più energie
o vantaggi mercoledì in una gara da dentro o fuori in Champions
League con lo Shakhtar - la premessa del tecnico -. Abbiamo
avuto alcuni acciacchi in settimana, Kjaer (retto femorale,
ndr), De Roon (ginocchio sinistro, ndr) e Gomez che si trascina
una contusione da Brescia ma giovedì stava già meglio.
L'avversario di turno non solo ha fatto 18 punti, ma raccolto
apprezzamenti unanimi. Ricordiamo che è una neopromossa. Ha un
gioco importante, mette in difficoltà chiunque".
Allievo contro maestro, questo il tema della quindicesima
giornata al Gewiss Stadium: "Ivan Juric è un allenatore
affermato. Ho un rapporto forte con lui: ha giocato per me al
Crotone e al Genoa, poi ha iniziato ad allenare con me come
secondo dopo aver iniziato dalla Primavera - . Ricordo il suo
campionato di B vinto a Crotone. A Verona, una bella realtà, sta
trovando la fortuna che non ha trovato a Genova in prima squadra
da responsabile tecnico". Con il collega ci sono affetto,
stima e similitudini tattiche: "Da calciatore aveva forza,
entusiasmo e coraggio coinvolgenti. Ha sposato il mio credo
calcistico, ma propone cose in proprio, secondo il suo carattere
e la sua indole - sottolinea il Gasp -. Sono felice quando fa
risultato, ma vi assicuro che domani non ci guarderemo troppo in
faccia, uno cercherà di battere l'altro lottando per la propria
causa: è il bello del calcio". Niente turnover, se non mirato,
tipo Pasalic in mediana al posto di De Roon: "in Italia dobbiamo
cambiare marcia per restare attaccati al gruppetto di alta
classifica: ci tengo tantissimo, da qui a Natale non tralasciamo
niente".
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